Maxi-evasione, nei guai due cividalesi

Cividale, la Guardia di finanza sequestra beni per 14 milioni. Provvedimenti per Alfio Edoardo Cellich e Antonella Buzi
Sequestrate dalle Fiamme Gialle di Gorizia due unità immobiliari, un terreno e un'automobile per un valore di 600 mila euro, di proprietà del rappresentante legale di una società r.l. della provincia di Gorizia, dopo aver accertato una frode fiscale per oltre 8 milioni di euro, 27 marzo 2013. Il sequestro è avvenuto in esecuzione di ordinanza "per equivalente" emessa dal Gip su richiesta del pm Enrico Pavone. I responsabili della società - quattro persone - sono stati denunciati per numerosi reati fiscali. Le indagini, inizialmente coordinate dalla Dda di Trieste - sono proseguite con una verifica fiscale del Nucleo di Polizia Tributaria di una società isontina che produce e commercia pellet. E' emersa una evasione fiscale per oltre 8 mln di euro, violazioni alle norme che regolano lo scambio di denaro contante per 300 mila euro nonché l'individuazione di molte imprese, in tutta Italia, che non hanno dichiarato ricavi al Fisco. ANSA/ COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA +++ HO - NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++
Sequestrate dalle Fiamme Gialle di Gorizia due unità immobiliari, un terreno e un'automobile per un valore di 600 mila euro, di proprietà del rappresentante legale di una società r.l. della provincia di Gorizia, dopo aver accertato una frode fiscale per oltre 8 milioni di euro, 27 marzo 2013. Il sequestro è avvenuto in esecuzione di ordinanza "per equivalente" emessa dal Gip su richiesta del pm Enrico Pavone. I responsabili della società - quattro persone - sono stati denunciati per numerosi reati fiscali. Le indagini, inizialmente coordinate dalla Dda di Trieste - sono proseguite con una verifica fiscale del Nucleo di Polizia Tributaria di una società isontina che produce e commercia pellet. E' emersa una evasione fiscale per oltre 8 mln di euro, violazioni alle norme che regolano lo scambio di denaro contante per 300 mila euro nonché l'individuazione di molte imprese, in tutta Italia, che non hanno dichiarato ricavi al Fisco. ANSA/ COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA +++ HO - NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

CIVIDALE. Maxi-operazione della Guardia di finanza di Roma culminata in un sequestro di beni per oltre 14 milioni di euro. L’accusa è di evasione fiscale.

Nel mirino è finito il Gruppo Hbg, titolare tramite le sue società controllate di concessioni dell’Amministrazione autonoma Monopoli di Stato per l’esercizio di giochi, scommesse e lotterie, in modo diretto e on-line.

Tra i destinatari del provvedimento anche due persone di Cividale: Alfio Edoardo Cellich e Antonella Buzi, che erano deputati alla liquidazione delle società del gruppo. Gli altri sono Antonio Porsia (dominus di fatto e azionista di riferimento del gruppo)); Filippo De Luca (gestore fiduciario delle diverse società attive nel gruppo) e Carmela Tarantini.

Stando all’accusa, i cinque avrebbero compiuto, a partire dal 2007, atti cosiddetti fraudolenti. Avrebbero cioè trasferito attività del patrimonio delle società all’estero e, in particolare, in Lussemburgo, al solo fine di vanificare la procedura di riscossione coattiva da parte dell’Erario, sottraendosi al pagamento di circa 14 milioni di euro di imposte.

Tra i beni sequestrati, oltre a rapporti bancari, garanzie e gestioni fiduciarie, anche numerosi immobili destinati agli indagati, ubicati a Roma, Matera e anche a Udine. Le indagini delle Fiamme gialle del Nucleo polizia tributaria di Roma, scaturite da una serie di verifiche fiscali avviate nel 2011, hanno consentito di rilevare che il gruppo – al cui vertice si trova oggi la Hbg Gaming srl, riconducibile sempre, tramite intestazioni fiduciarie, al Porsia – ha posto in essere una serie di operazioni societarie aventi il solo fine di rendere non aggredibili da parte del Fisco alcune società controllate, gravate da rilevanti debiti tributari. E per fare questo – come si evince dalla nota emessa dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Roma – alcune società del gruppo, titolari pro tempore di concessioni da parte dell’Aams, hanno trasferito dal 2007, mediante conferimenti d’azienda, gli asset attivi nella newco Hgb Connex spa, lasciando invece i debiti tributari in capo alle tre società conferenti, che si sono trovate così prive di garanzie patrimoniali.

Una di queste ha anche trasferito la sede in Lussemburgo. In altri casi è stata invece accertata la sottrazione di beni potenzialmente aggredibili dal Fisco e da eventuali creditori alle società con rilevanti esposizioni debiti erariali che sono state poi poste in liquidazione ai fiduciari Tarantini, Buzi e Cellich.

Quest’ultimo è risultato essere legale rappresentante di circa 90 società.

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