Maxitruffa, il pm setaccia i conti correnti dei 17 indagati
Tutti i conti correnti dei diciassette indagati e delle società del gruppo Venice legate all’ex trader portogruarese Fabio Gaiatto, 43 anni, in cella per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e abusivismo finanziario sono finiti sotto la lente d’ingrandimento dei pm di Pordenone e della Guardia di finanza.
I documenti sono stati depositati giovedì dalla Procura. Venerdì a Capodistria il procuratore Raffaele Tito ha interrogato invece l’ex commercialista di Gaiatto Marija Rade, 64 anni, cittadina slovena. Due novità destinate ad avere, almeno per alcuni indagati, riflessi sull’udienza preliminare, che ieri si è concentrata sulle eccezioni alle costituzioni di parte civile. Battaglia durata circa tre ore. Fuoco incrociato in particolare contro le associazioni (Afue, Federconsumatori, Codacons) e il Comune di Portogruaro, che lamenta un danno di immagine. Hanno superato quota 1.100 gli atti di costituzione: sarà il gup Eugenio Pergola a scremarle: la decisione sarà comunicata domani.
Intanto cominciano a delinearsi le prime strategie processuali. L’avvocato Guido Galletti, che difende Gaiatto, sceglierà il rito solo dopo aver esaminato con attenzione i nuovi atti di indagine. Stessa cautela è rappresentata dall’avvocato Elisabetta Zuliani, che invece assiste il quadro Marco Zussino, 42 anni, residente a Basiliano. Ieri in aula l’avvocato Elisa Trevisan ha anticipato che Najima Romani, 31 anni, compagna di Gaiatto, è orientata a patteggiare. Anche l’avvocato Damijan Terpin, che difende Rade, intende formalizzare l’istanza di patteggiamento. La sua assistita, sulla quale pendono due mandati d’arresto europei, ha versato un risarcimento di 50 mila euro sul conto corrente acceso dalla Procura per le vittime della truffa. Hanno già ricevuto il consenso dei pm, invece, il counselor Massimo Baroni, 48 anni, di Piario e il maestro di tango argentino Ubaldo Sincovich, 65 anni, di Muggia.
Ha scelto di saltare a piè pari l’udienza preliminare invece Claudia Trevisan, 47 anni, di Fossalta di Portogruaro. Avrebbe voluto chiedere il giudizio immediato, ma non c’erano più i tempi tecnici.
Sono orientati al dibattimento tutti anche gli altri indagati, il creatore del sito web Massimo Minighin, 42 anni, di Fossalta di Portogruaro e coloro che sono stati ritenuti dalla Procura promotori finanziari, con posizioni peraltro molto diverse gli uni dagli altri: Luca Gasparotto, 48 anni, di Cordovado; Massimiliano Vignaduzzo, 47 anni, di San Michele al Tagliamento, Giulio Benvenuti, 33 anni, vicentino; Daniele Saccon, 44 anni, di Mareno di Piave, il fiscalista di Teglio Veneto Flavio Nicodemo, 49 anni; il ragioniere palmarino Massimo Osso, 47 anni; Andrea Zaggia, 32 anni, di Saccolongo; Moreno Vallerin 43 anni, di Due Carrare; Massimiliano Franzin, 45 anni, di Oderzo. Si dichiarano estranei alla truffa e agli inquirenti hanno spiegato di aver consigliato l’affare ad amici o familiari, dopo aver investito a loro volta. Alcuni sono stati inguaiati solo dalla lista trovata sul pc di Gaiatto. I loro legali confidano di poter dimostrare nel processo l’estraneità dei loro assistiti. —
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