Medicina, 25 anni al servizio del Friuli

Domani la cerimonia per ricordare l’istituzione della facoltà universitaria, nel 1986

La facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università compie 25 anni. Un quarto di secolo di attività didattica, di ricerca e assistenziale che saranno ripercorsi nella cerimonia in programma domani alle 16.30, nell’aula magna di piazzale Kolbe in via Chiusaforte. Sarà l’occasione per tracciare un bilancio e prefigurare le sfide future della facoltà, ma anche delle professioni di medico e dell’area sanitaria a essa collegate. «La facoltà di Medicina e chirurgia – spiega il preside Massimo Bazzocchi – nasce prima in Italia a numero programmato con l’obiettivo di diventare una facoltà modello per una didattica moderna e innovativa». Grazie a tali premesse, sottolinea il preside, «ha guadagnato nei primi dieci anni del nuovo decennio il prestigioso primato di prima facoltà d’Italia per ben otto anni». Ora, evidenzia Bazzocchi, «mantiene nella classifica Censis la tripla A, ma per quanto? La crisi economica e il blocco del turn over stanno mettendo a dura prova il nostro sistema che soffre della perdita di docenti di eccellenza che non possono essere sostituiti». Il preside si appella quindi «a tutta la comunità per identificare le soluzioni più idonee per preservare quel bene prezioso che la comunità friulana ha tanto voluto nel recente passato».

La cerimonia. L’incontro, intitolato “25 anni di Medicina e chirurgia. Udine, 1986-2011”, si aprirà con il saluto delle autorità. Prenderanno la parola il rettore Compagno, il sindaco Honsell; l’assessore provinciale Ioan, l’arcivescovo Mazzocato e il vicepresidente della terza Commissione regionale Blasoni. Il preside della facoltà Bazzocchi, terrà quindi il primo intervento intitolato “Il passato e il presente”. Seguiranno le testimonianze di due medici, di generazioni diverse, laureati all’Università di Udine, Giovanni Barillari e Michele Lorenzon, che metteranno a confronto le loro esperienze. Del futuro delle facoltà mediche in Italia parlerà invece il presidente della Conferenza nazionale dei presidi delle facoltà di Medicina, Gaudio.

La facoltà. La proposta formativa si articola su 15 corsi. Oltre alla laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia, ci sono 9 corsi di laurea triennale, quelli in Biotecnologie e Scienze motorie e i 7 corsi di laurea triennale delle professioni sanitarie: Educazione professionale, Fisioterapia, Infermieristica (con sede a Udine e Pordenone), Ostetricia, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia, Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Cinque i corsi di laurea magistrale: Biotecnologie sanitarie, Scienze della prevenzione e Scienze della riabilitazione (entrambi interateneo con Trieste), Scienza dello sport, Formazione all’insegnamento delle Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado. La facoltà, cui fanno riferimento 2 dipartimenti, può inoltre contare su 28 Scuole di specializzazione, due dottorati di ricerca e un master internazionale.

I numeri. Gli studenti (compresi gli interfacoltà) sono 2087, di cui 594 del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia. Dalla sua nascita a oggi la facoltà ha prodotto 4130 fra laureati e diplomati, dei quali 963 in Medicina e chirurgia. I docenti, fra professori e ricercatori, sono 115.

La storia. Il percorso che ha portato alla nascita della facoltà è iniziato nel 1964 con la richiesta della sua istituzione da parte dell’Ordine dei Medici. Nel 1977, con l’istituzione dell’Università di Udine attivata l’anno seguente, ricominciò la lotta del Comitato per l’università friulana per ottenere la facoltà. La sua istituzione avvenne nel 1982. Nel 1986 l’avvio ufficiale dei corsi con la prima lezione che si tenne il 10 novembre. Nel luglio 2006 un altro momento storico: dalla fusione tra l’ospedale e il Policlinico universitario nasce l’Azienda ospedaliero universitaria “Santa Maria della Misericordia”.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto