Le medicine portate in moto: oltre 41 mila chilometri percorsi per aiutare tutti

Il gruppo è nato ormai quattro anni fa a Gonars, una sessantina i volontari impegnati in tutta la regione. Il presidente di Motoemergenza Fvg, Bruno Garlant: «Diamo risposta alle richieste di chi ha bisogno»

Francesca Artico
I volontari della Motoemergenza Fvg in piazza Grande a Palmanova
I volontari della Motoemergenza Fvg in piazza Grande a Palmanova

Una storia di altruismo e solidarietà. È quella messa in campo da Motoemergenza Fvg, associazione di volontariato nata nel 2021 a Gonars, che oggi opera in tutto il Friuli Venezia Giulia nel trasporto di farmaci alle persone soggette a un piano terapico da parte dell’ospedale o ai cittadini impossibilitati a uscire di casa. Prossimo obiettivo, il trasporto di organi come il cordone ombelicale o di cellule staminali.

A raccontare quello che lui e i 65 volontari motociclisti provenienti da Udine, Trieste, Gorizia e Pordenone è il presidente Bruno Garlant, spiegando che il 2024 «ha visto crescere in modo significativo MeFvg nelle richieste di supporto che abbiamo ricevuto. Abbiamo risposto alle numerose richieste per il servizio di trasporto farmaci, il nostro principale ambito di attività, raggiungendo un valore complessivo di 81.037 euro. Siamo stati al fianco di coloro che avevano bisogno del trasporto di campioni biologici ai laboratori di analisi con 12 interventi; abbiamo dato supporto a numerosi eventi motoristici e ciclistici, occupandoci di scorte tecniche e gestione della viabilità in ben 61 manifestazioni. Se calcoliamo la distanza percorsa da ciascuna delle nostre moto, possiamo dire con orgoglio che abbiamo praticamente fatto il giro del mondo, con ben 41.152 chilometri».

Ma i numeri non raccontano tutta la storia. Ciò che conta sono i riscontri che MeFvg ha ricevuto, non solo per essere stata giudicata «seria e coesa, e i nostri soci sono stati riconosciuti per la loro preparazione, competenza e grande responsabilità», ma anche per quello che le persone che si sono affidate all’associazione nel trasporto dei farmaci, spesso in situazioni urgenti, ne rimarcano la disponibilità e la certezza «di un domani migliore, grazie a ciò che portiamo nelle loro case».

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