Mediocredito Fvg-Iccrea, atteso il via libera dalla Bce

UDINE. È atteso tra circa tre mesi il via libera della Bce all'operazione di integrazione nel Gruppo bancario Iccrea di Banca Mediocredito del Friuli Venezia Giulia, il cui accordo è stato sottoscritto a fine dicembre. Lo hanno annunciato oggi a Trieste i vertici dei due istituti, che assieme alla presidente della Regione FVG Debora Serracchiani, e all'assessore alle Finanze Francesco Peroni hanno riassunto i termini dell'intesa.
Il Gruppo del credito cooperativo avrà il controllo della banca regionale per le imprese, rilevando la partecipazione del 35% detenuta dalla Fondazione Cassa di risparmio di Trieste, e salendo fino al 53% circa delle azioni; la Regione FVG - assieme ai soci minori - avrà il restante 47% del capitale, ma avrà il diritto di nominare i vertici dell'istituto. A sua volta, la Fondazione CrTrieste convertirà le azioni di Mediocredito in azioni di Iccrea, diventando così il primo ente esterno al sistema delle Bcc a entrare nel capitale della capogruppo. «È stata la conclusione - ha detto il presidente di Iccrea, Giulio Magagni - di un percorso iniziato tre anni fa, con l'idea che fosse interessante e vicino alla nostra missione di banche vicine al territorio. Abbiamo sottoposto alla Vigilanza un piano strategico molto strutturato e molto puntato all'attività futura».
Per Serracchiani «è stato un lavoro di squadra complesso che ha visto ottime competenze e obiettivi non personali né di corto respiro. Ci siamo disinteressati del passato e abbiamo lavorato nel presente per costruire il futuro, per un servizio all'economia della Regione ma anche di tutto il Nordest».
Il 47% segna il ritorno per la Regione FVG - è stato fatto notare - alla 'storicà partecipazione pubblica nell'istituto bancario. Per Peroni con l'accordo «si conclude un percorso nato simbolicamente nell'autunno 2013, quando la Regione ha focalizzato l'indirizzo strategico di Mediocredito, e individuato la 'terapià di dare alla banca il destino di apertura al mercato globale, e di uscire da un isolamento storico attraverso una partnership bancaria. Nal mezzo c'è stata la riforma delle partecipazioni pubbliche, quella del credito cooperativo. Nel 2017 c'è stata la cessione al mercato del 70% dei crediti deteriorati, l'aumento di capitale per la revisione degli indici patrimoniali.
È una Nuova Mediocredito quella che è stata posta all'attenzione del mercato, e che ha chiuso in perfetto orario l'accordo in base alle richieste della Vigilanza italiana». Il Consiglio regionale, ha quindi anticipato Peroni, verrà informato dell'operazione durante un'audizione nella prossime settimane. «Riconosco ai consiglieri - ha concluso Peroni - di aver saputo affrontare e dibattere la questione con tono istituzionale, al di sopra della dialettica politica».
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