Mediocredito, Paniccia resta ma è subito polemica
Scontro tra centro-sinistra e Tondo. Il governatore: c’è un indirizzo deciso dalla maggioranza e il presidente in carica sarà confermato
UDINE. Massimo Paniccia verso la conferma alla presidenza di Mediocredito del Friuli Venezia Giulia. Il botta e risposta tra centro-sinistra e centro-destra sul futuro di Mediocredito ha spinto il presidente della Regione Renzo Tondo a replicare all’opposizione e a chiarire: la sfida di Mediocredito è il nuovo indirizzo. Ma il governatore va oltre e annuncia quello che nel mondo della finanza e dell’economia attendeva da settimane. E cioè che Massimo Paniccia resta alla presidenza dell’istituto. Nominato proprio da Tondo nel 2008, Paniccia dunque fa il bis.
Comincia a tirare il sasso la segretaria regionale del Partito democratico Debora Serracchiani, che ieri è intervenuta a gamba tesa nel dibattito che sta scaldando l’avvio dell’estate. E l’europarlamentare ha attaccato il governo regionale: «La giunta Tondo non perde il vizio di giocare con i nomi invece di pensare a risolvere i problemi», ha affermato Serracchiani a proposito di Mediocredito. Secondo l’europarlamentare «la Regione è senza guida, anzi è guidata verso gli scogli dalla mancanza di una regia coerente e di una strategia chiara, come dimostra la parabola incredibile di Mediocredito. Il presidente Tondo, che nel 2008 in campagna elettorale voleva venderla per fare cassa e investire sulle infrastrutture, è forse lo stesso presidente che ora vuole acquisirne la più ampia maggioranza? Perchè o Tondo ritiene che le infrastrutture regionali siano sufficientemente finanziate oppure, più probabilmente, l’idea non stava in piedi già allora. Di sicuro c’è che con questo sistema dove manca la politica e domina il mercanteggiamento - ha concluso Serracchiani - non si va davvero da nessuna parte».
A dar manforte sull’argomento si è aggiunto l’attento capogruppo dei democratici in consiglio regionale, Gianfranco Moretton. Che ha chiesto: «Come mai Mediocredito ha bisogno di ricapitalizzare? In quale situazione si trova? E ancora, come mai la Regione si vede costretta a diventare socio di maggioranza in questa operazione finanziaria?». E ha aggiunto: «Pare che a cedere la propria quota sia la Fondazione Crt presieduta da Paniccia - ha continuato Moretton - una manovra che è difficile comprendere se non viene spiegata perchè, senza chiarimenti, significherebbe che tutti i debiti di Mediocredito andrebbero in capo alla Regione». Secondo il capogruppo del Pd è quindi «necessario capire quali sono gli obiettivi per un’azione di questo tipo che non troverebbe logica se non si propone con finalità ben precise e soprattutto con la disponibilità dei finanziatori necessari allo scopo; finanziamenti che sarà opportuno capire da dove arrivano e con quale piano d’intervento». Per questo, ha annunciato Moretton, «è urgente una spiegazione per fugare ogni dubbio, pertanto chiederemo a Tondo un’audizione in Consiglio regionale per chiarire i tanti interrogativi che una simile decisione determina».
E le spiegazioni richieste dal Pd, Tondo le ha date dopo settimane di tira e molla. «Dopo due anni di Parlamento europeo l’onorevole Serracchiani potrebbe anche imparare a fare qualche proposta concreta che non siano vacue parole», ha detto il presidente della Regione, Renzo Tondo. E replicando alle critiche della segretaria Pd su Mediocredito, Tondo ha precisato: «Si andrà verso la riconferma di Massimo Paniccia», presidente uscente della banca regionale.
Quindi il governatore ha evidenziato che «il tema vero è l’indirizzo nuovo dato a Mediocredito». «Registro - ha aggiunto Tondo - che l’onorevole Serracchiani, forse sotto l’adrenalina del risultato elettorale, continua a inseguire tutti i titoli di giornale pur di far polemica. Ovviamente non si illuda che io la rincorra, ho ben altro da fare. Troverà in me un interlocutore quando finalmente farà proposte concrete, ad esempio - ha sottolineato - sulla riforma della sanità o degli enti locali». Tondo ha rilevato infine che Serracchiani «non ha esperienza amministrativa» ed «è solo un personaggio mediatico».
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