Mediocredito, sui “prestiti” 24 milioni di perdite

In attesa del nuovo piano finanziario dell’istituto di credito regionale, è reso noto il bilancio 2010. Compensi ad amministratori per 450 mila euro, più altri 564 mila a dg e vice

Udine 10-05-2011 medio credito Copyraight Pfp
Udine 10-05-2011 medio credito Copyraight Pfp

UDINE. Giovedì la Regione dovrebbe illustrare alle Fondazioni CrTrieste, Carigo e Crup il nuovo piano finanziario di Mediocredito. Un piano atteso soprattutto delle ultime due Fondazione ancora indecise su una loro possibile partecipazione all’aumento di capitale di 50,425 milioni. Così come sono indecise le banche socie, anch’esse – dicono – ancora all’oscuro. Per adesso, l’unico dato certo, è il bilancio 2010 approvato alcune settimane fa. Siamo andati a leggerlo.

L’aumento di capitale va portato a compimento entro il 31 marzo del 2012 per dare concreta evidenza della robustezza della società nella percezione del mercato e per soddisfare esigenze di solidità finanziaria anche in relazione alla riforma Basilea 3, di prossima introduzione. Quanto alle previsioni per il 2011, la Banca punta a un consolidamento del portafoglio crediti sui livelli dell’esercizio precedente (anche se i dati dei primi mesi non vanno in tale direzione). Nel 2010 Standard & Poor’s ha confermato alla Banca il rating A- con outlook negativo.

Tra i dati più significativi del 2010 da segnalare l’utile netto di 1,4 milioni, destinato interamente a riserve, senza dividendi né ai due maggiori azionisti, la Regione a la Fondazione CrTrieste, né per le banche del territorio che detengono quote minori. La consistenza complessiva degli impieghi si è attestata a 2.579 milioni. La quota verso clientela avente sede legale in Friuli Vg è stata pari al 60,52%; in relazione alla destinazione economica invece tale fetta lievita al 68,23%. I crediti in anomalia ammontavano a fine 2010 a 163,5 milioni, il 6,34% del portafoglio complessivo (4,56% l’anno precedente).

Le rettifiche di valore (le perdite sui crediti) hanno raggiunto la cifra di 24,4 milioni. E’ questa una delle voci che hanno pesato di più sul risultato finale, assieme alla perdita su negoziazione titoli, pari a 2,2 milioni. Tenuto conto delle altre poste economiche, tra cui 34 milioni di interessi attivi, 9 di commissioni attive, 8 milioni di oneri per il personale e sette di spese amministrative, si arriva all’utile netto che, come detto, sfiora il milione e mezzo di euro. Un bilancio dunque con luci e ombre.

Le prime risultanze del 2011 evidenziano una diminuzione dei volumi trattati rispetto al 2010. In particolare a fine febbraio le domande di finanziamento accolte erano pari a 54 milioni, contro 71 del 2010; quelle perfezionate 32 milioni (44 nel 2010) mentre le erogazioni si sono attestate a 30 milioni (contro 55).

Infine, nel 2010 ad amministratori e sindaci sono stati erogati compensi per complessivi 450 mila euro; ai dirigenti con responsabilità strategiche (direttore generale e vice) 564 mila. Al 31 dicembre i dipendenti erano 87.

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