Meduno, un ricorso perso per strada inguaia un’azienda

MEDUNO. «Il mio ricorso contro la multa di 860 euro comminata dai vigili di Maniago alla vasca Imhoff a settembre non è mai arrivato in Prefettura a Pordenone: l’ingiunzione di rimozione del manufatto è arrivata il 31 gennaio 2015». Onelia Pin ha un diavolo per capello, a borgo Del Bianco, in comune di Meduno. E’ giallo, sulla notifica Maniago-Pordenone e la titolare dell’azienda di bioconfetture non si arrende: non paga la multa e non rimuove la vasca Imhoff, dal nome dell’ideatore tedesco, che in sostanza è un dispositivo utilizzato per il trattamento dei liquami nei piccoli impianti di depurazione.
«L’errore altrui è doppio – ha protestato Pin –. Il ricorso è stato inoltrato al giudice di pace a settembre e ad aprile ci sarà l’udienza. La notifica del tribunale che doveva bloccare l’atto di rimozione della vasca contestata non è mai giunta in Prefettura. Perché? Ieri abbiamo dovuto inoltrare una dichiarazione di autotutela, senza contare che la multa per abusivismo è sbagliata. La vasca si trova in proprietà privata, dove non si applica il Codice della strada».
Pin ha in mano documenti del Catasto datati 1808. «In epoca napoleonica e poi asburgica esisteva una servitù su quel sito, dove i vigili di Maniago hanno contestato l’esistenza della vasca – riepiloga la titolare della bio-azienda –. Non pago la multa di 860 euro con l’obbligo di togliere la vasca Imhoff a borgo Del Bianco”. La resa dei conti avverrà a Pordenone davanti al giudice di pace. «I vigili ritengono che la vasca Imhoff sia sulla strada comunale? – è la versione di Onelia Pin –. Hanno preso il classico granchio. I viottoli sono al confine tra le proprietà: personale e del vicino. Il giudice di pace valuterà quella che ritengo un’ingiustizia. I lavori di modifica di quella che era la vasca di raccolta delle urine di mucche sono del 2011 e con l’autorizzazione del Comune». Pare che non ci sia lo scarico. «La vasca che ho sostituito con una Imhoff raccoglieva i liquami dalla vicina stalla – ha concluso Pin –. La cisterna è più ecologica».
Chiara Benotti
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