Mega parcheggio a Udine, il Pd in piazza: è scontro

Durante l’illustrazione del progetto acceso botta e risposta con gli oppositori
Udine 17 Agosto 2013. Animata conferenza stampa del PD sul parcheggio di Piazza Primo Maggio. Telefoto Copyright Petrussi Press Diego Petrussi
Udine 17 Agosto 2013. Animata conferenza stampa del PD sul parcheggio di Piazza Primo Maggio. Telefoto Copyright Petrussi Press Diego Petrussi

«Il nuovo parcheggio interrato di piazza Primo maggio serve per promuovere il centro storico. L’opera è stata sollecitata dai commercianti e sostenuta da esponenti di spicco del centrodestra». Ieri, il segretario cittadino del Pd, Hosam Aziz, affiancato dai capigruppo di Pd e Sel, Pierenrico Scalettaris e Andrea Sandra, con gli assessori Federico Pirone, Antonella Nonino e Cinzia Del Torre, il vice presidente del consiglio comunale, Franco Della Rossa, e il consigliere regionale, Vincenzo Martines, ha cercato di spiegare perché la prima giunta Honsell e il consiglio comunale hanno deciso di realizzare il mega parcheggio da circa 470 posti auto, ma la conferenza stampa organizzata di fronte al presidio degli oppositori si è trasformata in un acceso botta e risposta tra favorevoli e contrari. Il tutto sotto l’occhio vigile degli agenti della Digos.

Il confronto tra le parti è iniziato alle 11.15 quando i consiglieri comunali di maggioranza hanno iniziato a esporre sui pannelli di recinzione del cantiere gli articoli di stampa attraverso i quali il Pdl e la Confcommercio chiedevano al sindaco, Furio Honsell, la realizzazione del parcheggio. A fianco la tavola del progetto con il verde al posto degli stalli previsti in prima battuta in superficie, nell’area ex Esso. Davanti a quei pannelli, paragonati al muro del pianto, si sono radunati i rappresentanti di Zardingrant prima di confrontarsi, anche con toni accesi, con gli amministratori del centrosinistra.

Gli stessi che hanno escluso il rischio di compromettere la falda acquifera situata a 80 metri di profondità visto che lo scavo si fermerà a 20 metri e ricordato che i 3,5 milioni (l’opera costa 11 milioni) stanziati dalla Regione sono vincolati alla costruzione della struttura in piazza Primo maggio.

«Siamo attenti alle perplessità dei componenti del presidio, ma dopo aver preso atto delle prescrizioni delle Belle arti restiamo favorevoli al parcheggio» ha ribadito Sandra nell’assicurare che Sel «vigilerà su quello che verrà dopo, garantiamo - ha aggiunto - il nostro impegno per far sì che questa area diventi di dominio pubblico».

A paragonare la protesta a quella scoppiata circa 40 anni fa contro il cavalcavia di via Cadore è stato Della Rossa, nel dirsi certo che come è successo per il cavalcavia anche il parcheggio sotterraneo, un volta ultimato, riceverà un plauso dalla gente.

Senza entrare nel merito delle questioni amministrative legate al cantiere e alla viabilità alternativa, Martines, già vicesindaco del Pd, si è detto stupito che Comune e Sistema sosta e mobilità (Ssm) vengano accusati di non aver favorito il dibattito sul progetto.

«Al di là di chi è in mala fede perché poco tempo fa sosteneva l’intervento e oggi lo nega, come fa un pezzo del centrodestra udinese, ricordo che nel recente passato si è discusso in consiglio comunale sull’importanza strategica del parcheggio, con l’appoggio della Regione, allora governata dalla giunta di centrodestra, della Camera di commercio, della Fondazione Crup e del commercio udinese».

Non a caso, ha sottolineato sempre Martines, tutti questi attori sono stati coinvolti nell’operazione, «un investimento che durerà nel tempo e che aiuterà a migliorare la vita del centro storico e quindi di tutta la città».

A sostegno della sua tesi, Martines ha ricordato che nel 1990 «i parcheggi Magrini e Andreuzzi furono realizzati per rispondere all’esigenza di posti auto a ovest della città» spostando, di fatto, l’interesse degli investitori «in via Rialto e nelle stradine limitrofe, mentre via Mercatovecchio subiva un declino a loro favore. Costruire un parcheggio sull’altro ingresso della città - ha ripetuto il consigliere regionale - darà nuova linfa e prestigio a via Mercatovecchio, via Portanuova e alla stessa piazza Primo Maggio».

Non è stato facile per i rappresentanti della segreteria cittadina del Pd portare a termine gli interventi interrotti più volte dalle domande e dagli slogan dei manifestanti. E così quello che doveva essere un momento di chiarimento per i cittadini si è trasformata in un acceso botta e risposta tra favorevoli e contrari al parcheggio fermi sulle proprie posizioni.

Tant’è che l’iniziativa sta sollevando qualche critica nel Pd dove non tutti hanno gradito il passo in avanti fatto dalla segreteria cittadina. Non sono sfuggite infatti le assenze del sindaco e del vicesindaco ufficialmente in ferie e il ritardo accumulato dall’assessore Nonino.

A questo punto tutto è rinviato a domani quando nell’area ex Esso si presenteranno gli operai dell’impresa Vidoni per iniziare i lavori.

«La protesta non ferma il cantiere, solo la Ssm o la magistratura possono farlo» ripete il Responsabile unico del provvedimento (Rup), l’ingegner Luigi Fantini, ricordando che domani inizierà la fase preparatoria del cantiere, con lo spostamento della fognatura, per iniziare a fine settembre il mega scavo dove troverà spazio il parcheggio sotterraneo.

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