Mendicanti a Udine, il centrodestra con Honsell

Dal Pdl alla Lega tutti d’accordo: «Il sindaco vada avanti con l’ordinanza. Interessi criminali dietro il fenomeno»

UDINE. All’indomani dell’avvertimento firmato Sel e indirizzato al sindaco, non una voce della maggioranza si è alzata in difesa del pacchetto sicurezza. A fare quadrato intorno a Honsell sono invece Pdl e Lega. Negli insoliti panni dei paladini del primo cittadino si sono calati Mario Pittoni (Lega), Vincenzo Tanzi (Pdl), Enrico Berti (Pdl) e persino Andrea Forgiarini, responsabile della Commissione sicurezza del Carroccio. «Ma quale anticostituzionalità!?», chiede Pittoni. «Ordinanze anti accattonaggio sono in vigore in molti Comuni – continua –. E non parlo di piccoli centri: a Verona (città governata dalla Lega, ndr) un provvedimento di questo tipo funziona dal luglio 2008 e l’unico accorgimento che è stato necessario adottare per evitare problemi ha riguardato l’inserimento nel regolamento della Polizia municipale. Nel documento veronese si parla senza mezzi termini di “accattonaggio anche in forma petulante e molesta, a volte accompagnandosi con infanti o avvalendosi di minori oppure atteggiandosi in modo ripugnante o vessatorio, ovvero esibendo o simulando malformazioni o menomazioni e analoghi mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà”».

Insomma, frasi come «accattonaggio molesto», «ripugnante» e «vessatorio» dovrebbero entrare a far parte del regolamento della Polizia municipale udinese, secondo Pittoni. In questo senso, l’ex senatore promette «massima collaborazione al sindaco, perché è l’interesse criminale allo sfruttamento dei soggetti attivi quello che vogliamo colpire. Sono i questuanti le prime vittime del fenomeno».

Il vicecapogruppo del Pdl, Tanzi, invita invece tutti a rimboccarsi le maniche. «Lavoriamo per il bene della città e mettiamo da parte le contrapposizioni che fanno solo del male e non aiutano a risolvere i problemi. La carità e l’amore per il prossimo sono i fondamenti della nostra società. Sel però non mischi la politica con altre istituzioni. Il cristianesimo, la chiesa e altre organizzazioni come la Caritas devono rimanere libere di operare con progetti e iniziative proprie. Diverso il compito della politica per trovare gli strumenti necessari a mettere a nudo la rete criminale che sfrutta i questuanti». Si spinge oltre il capogruppo del Pdl, Enrico Berti, il quale sottolinea di aver «constatato personalmente che diversi “mendicanti” sono assolutamente organizzati e, in merito a possibili soluzioni dall’offerta di lavoro al cibo, si sono detti assolutamente contrari». Insomma, secondo Berti, l’accattonaggio è la via più semplice. «Non si tratta di poca tolleranza – aggiunge – ma dell’atteggiamento giusto di una ordinanza anti accattonaggio che serva a mettere ordine e a far rispettare regole per la convivenza in città. Vada avanti Honsell in merito e non abbia paura. Anche per il problema della prostituzione (e non è possibile dire che non ci sia) chiederemo un’adeguata attenzione e una decisa soluzione».

Parla di «allarme sociale per la presenza di organizzazioni criminali che gestiscono e sfruttano gli indigenti», Andrea Forgiarini, responsabile della Commissione sicurezza della Lega. «Piuttosto che fossilizzarsi su qualche cavillo giuridico - aggiunge - dobbiamo tutelare il diritto degli udinesi, o di chiunque si trovi in città per un qualunque motivo, a circolare liberamente e in serenità, a piedi piuttosto che in macchina, senza essere importunato dai questuanti».

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