Mendicanti, è ancora scontro sull’ordinanza a Udine
UDINE. Nuovo scontro politico sull’ordinanza anti accattoni. E’ andata in scena, ieri sera, nell’aula del consiglio comunale dove il centrodestra si prepara a “sfidare”, con la convocazione di un consiglio straordinario, la maggioranza di centrosinistra che nel corso della seduta della commissione Politiche sociali, ha ribadito il suo «no» all’ordinanza anti mendicanti. L’ha fatto spalleggiata dai responsabili dei centri di ascolto, Paolo Zenarolla della Caritas e don Davide Larice del Centro solidarietà giovani, nonché del parroco del Duomo, monsignor Luciano Nobile, secondo i quali il problema esiste, ma va affrontato aiutando le persone che, molto spesso, non chiedono aiuto proprio perché sono imbrigliate nelle maglie del racket.
Ma pur rispettando il pensiero della Chiesa, il centrodestra non ci sta: «L’ordinanza non peggiora la situazione - insiste il portavoce Adriano Ioan - se funziona lo possiamo verificare solo sperimentiamola per sei mesi». Considerato, però, che l’ordinanza non trova sponda nella Lega e nel Movimento 5Stelle, l’assessore all’Inclusione sociale, Antonella Nonino, apre alla modifica del regolamento della polizia municipale proposta dal senatore, Mario Pittoni. In questo modo, il centrosinistra, che tra due settimane convocherà in commissione anche le forze dell’ordine, potrebbe far passare la sua linea con una larga maggioranza visto che anche la grillina Vanessa Passoni ha detto chiaramente: «Le persone che vediamo sulle strade non sono i nuovi poveri, sono vittime dell’accattonaggio organizzato che va vietato con un atto amministrativo come l’approvazione di un regolamento ad hoc o la modifica di quello della polizia municipale». Ma questa resta solo un’ipotesi perché, al momento, lo scontro si consuma tra i pro e i contro l’ordinanza. Tutto è iniziato con il sindaco, Furio Honsell, che incalzato da Vincenzo Tanzi (Pdl), nell’ultima seduta del consiglio comunale, aveva assicurato: «A breve firmerò l’ordinanza». Una fuga in avanti subito stanata dalla maggioranza che appellandosi al discorso sulle nuove povertà pronunciato da Papa Francesco a Lampedusa ha bocciato l’ordinanza. Peccato che nel frattempo, il sindaco avesse già reso noto il testo che avrebbe dovuto vietare, per tutta l’estate, la questua molestia all’ingresso delle strutture sanitarie, dei luoghi di culto, dei cimiteri e agli incroci stradali. Non a caso il presidente della commissione Hosam Aziz, ha pensato di sentire gli operatori sul territorio: «Vogliamo - ha ribadito più volte in aula - risolvere il problema senza seguire scorciatoie o con interventi spot, il nostro obiettivo resta quello di non colpire i nuovi poveri e le persone disagiate». Dello stesso avviso Nonino: «L’ordinanza dà una risposta breve e sposta il problema da un’altra parte». Lo scontro è duro basti pensare che il presidente del consiglio comunale, Carmelo Spiga, se l’è presa anche con il Messaggero Veneto definendolo «il bollettino della minoranza». Il centrodestra, in effetti, non ha intenzione di mollare la presa: «Siamo fermi sulla necessità di avere l’ordinanza - ripete Ioan -, stiamo raccogliendo le nove firme per affrontare la questione in una seduta straordinaria del consiglio comunale». E la replica di Nonino non si è fatta attendere: «Andremo anche in consiglio comunale a ribadire che chi opera sul territorio ritiene l’ordinanza uno strumento non sufficiente per risolvere il problema».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto