Mendicanti: ora il sindaco frena sull’ordinanza VOTA

Udine, Honsell dopo le riserve di Sel: non c’è emergenza. Il centrodestra presenta la sua proposta: colpire il racket

UDINE. «È una strumentalizzazione, basta vivere Udine per accorgersi che non c’è emergenza. Certamente ci sono stati episodi di molestia e su questo stiamo valutando come intervenire. Ma non dobbiamo punire chi è in difficoltà, perché il vero tema è che non c’è lavoro». È una brusca frenata quella del primo cittadino Furio Honsell, sull’ordinanza anti mendicanti.

Niente emergenza. E quindi il provvedimento firmato dal centrosinistra ha il tempo di passare in commissione Politiche sociali e diritti di cittadinanza, probabilmente dopo il vaglio dell’ala più critica della maggioranza, vale a dire il capogruppo di Sel Andrea Sandra.

Di tutt’altro avviso l’opposizione che proprio ieri ha presentato la propria proposta di ordinanza, cesellata sul modello leghista. Nella sala del gonfalone, a pochi passi dall’ufficio di Honsell a palazzo D’Aronco, ieri c’erano tutti i rappresentanti del centrodestra cittadino.

«Al nostro sindaco piacciono i giochetti», ha esordito il portavoce Adriano Ioan. «Un’ora dopo la nostra richiesta della sala per la conferenza odierna, si è premurato di diffondere una bozza dell’ordinanza anti accattonaggio. Dopo che il problema va avanti da 5 anni», ha aggiunto.

Ad abbassare i toni della polemica ha pensato il capogruppo del Carroccio, Mario Pittoni. «Vorrei una intesa totale sul provvedimento, anche con l’apporto di Sel. Vogliamo dare il massimo contributo per distinguere gli indigenti dal racket».

Per farlo, secondo il centrodestra, serve un numero telefonico dedicato alle emergenze e la presenza sul territorio delle forze dell’ordine in borghese, pronte a entrare in azione. Il pensiero corre immediatamente alle ronde padane. «Se il sindaco le approva, siamo pronti a scendere in strada», assicurano i consiglieri in coro.

Appena la parola passa al Pdl, è il consigliere Enrico Berti a sfoderare una serie di immagini (che pubblichiamo qui a fianco) scattate dal lui stesso domenica. «Sono le prove dell’emergenza – assicura –, chiediamo il rispetto delle regole perché il problema esiste. E stiamo preparando un dossier per dimostrarlo perché i fatti parlano più di mille parole».

Secondo il consigliere Pdl Maurizio Vuerli manca soltanto un po’ di coordinamento: «Il problema potrebbe essere risolto all’interno del Comitato della sicurezza, di cui il sindaco fa parte». Insomma, il centrodestra ha risposto compatto all’appello sulla sicurezza (alla presentazione dell’ordinanza c’erano anche Natale Zaccuri, Paolo Pizzocaro e Lorenzo Bosetti).

Il pacchetto Pittoni bandisce la questua dall’intero territorio del centro storico e del centro abitato, in corrispondenza delle intersezioni stradali, all’interno delle aree adibite a parcheggio, nelle vicinanze della stazione, dell’ospedale e delle case di cura. Ma pure da luoghi di culto e cimiteri, esercizi commerciali, uffici pubblici e istituti bancari.

Doppia la pena prevista dalla coalizione di centrodestra: multa (da 25 a 500 euro, con la possibilità di un “bonus povertà”, in questo caso l’ammenda si ferma a 100 euro) e sequestro dei proventi. La prima bozza del pacchetto firmato dal centrosinistra invece vieta la questua agli incroci stradali se l’attività intralcia, rallenta o crea pericolo alla circolazione stradale o agli stessi mendicanti.

L’ordinanza ribadisce il divieto a chiedere l’elemosina sfruttando minori o animali. Sulla base del decreto legislativo 267 del 2000 le violazioni alle disposizioni previste dal provvedimento saranno punite con una sanzione amministrativa di 50 euro, ma si stanno valutando anche altri tipi di sanzione.

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