“Mentors” in Carnia contro lo spopolamento

Fra i programmi dell’Uti l’introduzione di persone formate per aiutare i residenti a sviluppare progetti

TOLMEZZO. L’Uti della Carnia verso il Piano dell’Unione: il percorso viene presentato ai cittadini oggi alle 17.45 nella sede dell’ente. La proposta progettuale finalizzata all’Intesa 2017 con la Regione include numerose iniziative per i residenti, ponendo l’accento su giovani e innovatori e su luoghi in cui (magari recuperando edifici oggi inutilizzati, come ex scuole o altro) essi possano, tra formazione e co-working, concretizzare i loro progetti e magari far nascere così anche nuove imprese.

Previsti pure i “mentors”, persone formate per aiutare i residenti a sviluppare progetti attinenti alle risorse locali. Nuova attenzione alle giovani famiglie residenti per promuoverne la permanenza nei paesi (anche con un piano volto alla valorizzazione del patrimonio abitativo inutilizzato, coinvolta anche l’Ater)e ai neo montanari, alla scuola (previsti peraltro in ogni vallata dell’Alta Carnia laboratori didattico-formativi collegati alle specifiche risorse locali).

Si parla di digital divide, di richiesta di un’offerta di trasporto pubblico locale più vicina ai bisogni di residenti e turisti, di programma triennale di interventi su piste ciclabili e di manutenzione di sentieri, di turismo. C’è la riconversione della caserma Cantore in una visione territoriale.

L’ufficio di presidenza dell’Uti della Carnia ha adottato i primi documenti necessari alla predisposizione del Piano e alla stipula con la Regione dell’intesa per lo sviluppo per il 2017. La bozza del Piano dell’Uti, le linee guida per la sua predisposizione e la proposta progettuale per l’Intesa 2017 sono stati redatti dopo una serie di incontri con i Comuni e attraverso l’analisi dei documenti di programmazione e delle iniziative in atto sul territorio. L’Uti ritiene importante ora coinvolgere in questo percorso i cittadini e gli attori locali, per affrontare assieme la sfida complessa del governo del territorio.

È convinta infatti che sia uno dei fattori decisivi di riuscita non solo del Piano, ma di tutte le prossime iniziative di sviluppo del territorio. Per questo oggi condividerà i documenti con essi nell’incontro pubblico di presentazione dell’Uti, del metodo di lavoro nella redazione del Piano e della prima proposta progettuale finalizzata all’Intesa 2017.

Quest’ultima, articolata in dieci punti (tra cui anche salute, sicurezza, cultura, tutela e valorizzazione dell’ambiente), punta all’estensione delle attività agricole (anche con potenziamento dei servizi tecnici di consulenza alle relative aziende, della ricerca colturale e del marketing) e agro-alimentari ed eventi correlati, a un’offerta coordinata, in partnership con il Cosilt, degli spazi produttivi per industria e artigianato. Non mancano filiera bosco/legno e recupero di terreni incolti.

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