Mercato della casa, crollo nelle vendite

Pordenone, passaggi di mano in calo del 30 per cento, peggiore risultato da anni. Ma le quotazioni tengono, a eccezione della periferia
© Mauro Scrobogna / LaPresse 03-12-2009 Roma Interni Immobiliare Nella foto: Cartelli vendesi case in vendita © Mauro Scrobogna / LaPresse 03-12-2009 Rome Home real estate In the picture: real estate selling notice
© Mauro Scrobogna / LaPresse 03-12-2009 Roma Interni Immobiliare Nella foto: Cartelli vendesi case in vendita © Mauro Scrobogna / LaPresse 03-12-2009 Rome Home real estate In the picture: real estate selling notice

PORDENONE. Travolto dalla crisi economica e da risparmi bloccati per scarsa fiducia nel futuro, il mercato immobiliare crolla raggiungendo livelli di transazioni non paragonabili nell’ultimo decennio. Un fenomeno che interessa sia il capoluogo, sia la provincia e che fa da contraltare a prezzi sostanzialmente stabili. Come dire: gli affari languono, ma molti proprietari preferiscono non svendere i propri immobili, se non per necessità, in attesa di tempi migliori che, attualmente, però, non si intravedono.

I dati. Sono quelli elaborati nei giorni scorsi dall’Agenzia del territorio e fanno riferimento non a sondaggo o ad analisi a campione, bensi alle compravendite nel comparto residenziale registrate nel territorio provinciale nel corso del 2012. Il parametro di riferimento è il numero di transazione normalizzate, ovvero ponderate rispetto all’effettiva quota di proprietà oggetto dei contratti.

Ebbene nel corso dell’anno scorso sono state registrate in provincia 2 mila 76 transazioni contro le 2 mila 953 del 2011, con un calo del 29,7 per cento. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno i passaggi di mano sono stati 620 (29,9 per cento in meno). Una tendenza, quest’ultima, ancora più significativa in città, dove le transazioni sono state 118 contro le 175 del 2011 (meno 32,6 per cento). Durante il 2012, invece, le contrattazioni registrate non sono andate oltre le 418 a fronte delle 580 del periodo precedente, con un calo certificato del 28 per cento.

I prezzi. La piena recessione del mercato immobiliare residenziale non si accompagna, come da regole teoriche di mercato, da una variazione al ribasso dei prezzi a maggior ragione in un contesto - in particolare quello di Pordenone - che vede una sovrabbondanza di immobili in vendita.

Così se si comparano i valori di compravendita, sempre registrati dall’Agenzia del territorio, relativi al secondo semestre 2012 con quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, non cambia molto a eccezione della periferia. In centro storico i valori oscillano tra mille 700 e 2 mila 400 euro al metro quadro, mentre in piazza XX Settembre e nelle vie Cavallotti e Mazzini la forbice è tra mille 100 e mille 650 euro al metro quadro. Nessuna modifica significativa, tra i due periodi considerati, nei quartieri di Borgomeduna, Rorai e Torre, dove si varia, a seconda dell’anzianità dell’immobile, tra 900 e mille 350 euro al metro quadro.

Cambia qualcosa nella zona nord: nelle vie Cividale, Interna e Montereale i prezzi degli appartamenti nuovi scendono da mille 400 a mille 300 euro al metro quadro, con una flessione del 7 per cento. Prezzi al ribasso pure a Vallenoncello e Villanova, ovvero l’estrema periferia sud del capoluogo dove le valutazioni formalizzate nei contratti di compravendita scendono da 850-1250 a 800-1150 euro al metro quadro, pari a ribassi tra il 6 e l’8 per cento.

Affitti. Il mercato delle locazioni, invece, segna una flessione soprattutto nei valori massimi in centro storico (da 10 a 9,5 euro al metro quadro ogni 30 giorni) e nella zona nord (da 5,5 a 5 euro al metro quadro ogni mese). La riduzione, quindi, si avvicina al 10 per cento.

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