Mercato immobiliare, allarme per la certificazione energetica
UDINE. Un nuovo balzello che rischia di complicare il mercato immobiliare già in crisi. Dal 6 giugno infatti è in vigore il decreto legge che introduce l’attestato di prestazione energetica nelle trattative di compravendita e locazione.
Venditori e locatori infatti dovranno rendere disponibile al potenziale acquirenti o al nuovo conduttore la prestazione energetica dell’edificio per un costo di certificazione che si aggira tra i 300 e i 500 euro, pena una pesante sanzione.
Fiaip e Fimaa si sono oggi incontrate per sottolineare come il decreto rischi di creare ancora più confusione sul mercato immobiliare e un ulteriore calo di compravendita a danno degli agenti e dei proprietari.
«Pur concordando – hanno sottolineato Leonardo Piccoli Presidente della Fiaip e Lino Domini Presidente della Fimaa – sulla necessità dell’attestato energetico, in pieno rispetto delle norme europee, chiediamo uno slittamento dei termini, affinchè ci sia un’adeguata sensibilizzazione tra i proprietari di immobili».
Le sanzioni rischiano di diventare une vera e propria tegola per le famiglie. In caso di vendita, il proprietario che viola l’obbligo di dotazione dell’attestato di prestazione energetica è punito con una sanzione amministrativa dai 3.000 ai 18.000 euro.
Nell’eventualità di contratto di locazione, la violazione degli obblighi di legge comporta sanzioni da 300 a 1.800 euro.
E non è finita: anche gli annunci di vendita e locazione dovranno riportare l’indice di prestazione energetica. In caso di violazione il responsabile dell’annuncio sarà punito con la sanzione amministrativa non inferiore a 500 euro fino ai 3000 euro.
Fimaa e Fiaip si dicono preoccupate. «Gli agenti non riescono a lavorare appesantiti da un’infinità di adempimenti e non possiamo in questo momento chiedere ai proprietari un ulteriore sacrificio di soldi dopo che i loro patrimoni immobiliari sono stati ribassati dalla crisi».
Le due sigle sindacali intanto si stanno adeguando per creare convenzioni con professionisti adatti alle certificazioni. Mercoledì il problema sarà affrontato nel corso degli Stati generali delle costruzioni convocato dalla Regione alle 18.
«Ai nuovi amministratori ci appelleremo affinchè ci sia uno slittamento dei tempi. Altrimenti si avrà un ulteriore danno per il mercato delle case».
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