Mercoledì dei Sarpi solo con musica soft

In attesa che il Comune elevi i decibel, gli organizzatori annullano i concerti e l’intrattenimento entra nei locali

UDINE. Mercoledì dei Sarpi con musica soft. Questa la mediazione obbligata dal sequestro dell’attrezzatura raggiunta ieri dagli organizzatori dell’intrattenimento serale con il Comune. Domani e mercoledì 4 settembre la “movida” serale rinuncerà ai concerti e, fino alle 23, proporrà solo musica non amplificata all’interno e all’esterno dei locali facendo attenzione a non superare gli 80 decibel autorizzati dal Comune. Un limite questo che l’amministrazione di palazzo D’Aronco si è impegnata a innalzare per la prossima stagione estiva.

Quello di ieri più che un incontro chiarificatore è stata un’assunzione di impegni sia da parte dell’assessore alle Attività produttive, Alessandro Venanzi, presente con i tecnici dell’Edilizia privata che rilasciano le autorizzazioni, che dagli organizzatori dei “Mercoledì dei Sarpi” rappresentanti da Rudi Carrara. Ed è’ proprio lui a confermare che «l’intrattenimento sarà garantito da concerti minori e dj set all’interno dei locali o in acustico, senza impianto di amplificazione, all’esterno». Alle 23 gli strumenti smetteranno di suonare, mentre i locali chiuderanno due ore più tardi. Gli addetti alla sicurezza non saranno in attività perché, sostiene Carrara, «la questura ha constato che la manifestazione non presenta problemi di ordine pubblico». Tutto questo prima di chiedere al Comune l’applicazione di un nuovo regolamento in grado di conciliare il riposo dei residenti con il divertimento dei più giovani. «Auspichiamo che il danno economico e morale da noi subito sia l’inizio di un maggiore dialogo tra privati virtuosi e istituzioni» conclude Carrara non senza ringraziare i 1.127 sottoscrittori della petizione a favore dell’evento.

Da parte sua «il Comune non revoca la concessione a organizzare eventi musicali in deroga fino a 80 decibel» spiega Venanzi ricordando che “I mercoledì dei Sarpi” continuano a godere dell’autorizzazione. Resta però il problema degli 80 decibel che, sempre secondo Venanzi, sono facilmente superabili non solo dalla musica amplificata all’esterno dei locali, ma anche dalle proiezioni dei cinema all’aperto o dai comizi elettorali. «Lo conferma - sottolinea l’assessore - le proteste che ho già ricevuto da parte dei residenti». Da qui l’impegno a «modificare il limite massimo dei decibel visto che i Comuni possono arrivare fino a 120». Finora non è stato applicato perché un’istruttoria di giunta approvata nel giugno 2012 fissa il limite in 80 decibel. «Per la prossima estate - conclude Venanzi -, quando avremo in mano anche la zonizzazione della città, assieme ai colleghi alla Cultura, al Decentramento e allo Sport, avvierò un confronto ampio con le associazioni di categoria, i residenti e tutti i soggetti coinvolti per definire il nuovo regolamento».

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