«Messa in sicurezza del Tagliamento: tutti devono fare qualcosa»
Si sta parlando in questi giorni di acqua e territorio a Firenze, nell’ambito di un convegno organizzato dall’associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio acque interne. Un’occasione per riaccendere l’attenzione anche sulla messa in sicurezza del fiume Tagliamento, grazie all’intervento del direttore generale del Consorzio Bonifica Pianura Friulana, Massimo Canali, chiamato a tenere proprio una relazione sullo stato dell’arte delle opere di messa in sicurezza del fiume. Né è convinto il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno, che in una nota ricorda come «a cinquant'anni dalle alluvioni, siamo ben lontani dal poter affermare che le popolazioni del basso corso siano al sicuro, nonostante gli interventi “parziali” di sicurezza idraulica effettuati negli anni. Latisana e il suo territorio hanno pienamente risposto a quanto richiesto per garantire sicurezza, diaframmatura degli argini, sbancamento della golena per allargare l’alveo, pulizia dalla vegetazione, modifica del piano regolatore coerente con il piano di assetto idrogeologico e non ultimo innalzamento del ponte ferroviario, per evitare, in caso di piena, l’effetto diga. Altri ora devono fare la loro parte, prevedendo a monte una struttura di laminazione delle acque – conclude il sindaco Benigno – oggi più che mai chi amministra, a qualsiasi livello, deve trovare la capacità di condividere una quota parte di oneri, di fronte a decisioni spesso difficili da prendere, assumendo un impegno solidale». (pa.ma.)
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