Messaggero e Piccolo tabloid e a colori. Parte a Gorizia il maxi-centro stampa
Presentato lo stabilimento per i due quotidiani che cambiano formato e grafica . Mondardini, ad del Gruppo Espresso: investiti 10 milioni, considerazione per il Fvg

GORIZIA.
La sfida è cominciata un anno e mezzo fa. Oggi è una realtà, che rilancia i quotidiani Messaggero Veneto e Il Piccolo attraverso una veste rinnovata. «Un investimento, ancor più rilevante perché realizzato in un momento di crisi economica – come ha detto l’amministratore delegato del Gruppo Espresso, Monica Mondardini –, che dimostra la considerazione verso il Friuli Venezia Giulia». È il nuovo centro stampa dei due giornali, inaugurato ieri. Lo stabilimento si sviluppa su 3.500 metri quadrati, nella zona industriale di Sant’Andrea a Gorizia.
È diventato realtà grazie a quella che il presidente della Regione Renzo Tondo identifica come capacità di fare squadra, delle istituzioni e del Gruppo Espresso. L’investimento è stato di 10 milioni per l’Editoriale Fvg, la società che riunisce Messaggero Veneto e Il Piccolo. Il Consorzio per lo sviluppo industriale di Gorizia, invece, ha realizzato le opere di adeguamento delle strutture per 1,8 milioni, mentre Regione e Comune di Gorizia, con il sindaco Ettore Romoli, hanno lavorato per trovare un punto d’incontro tra le necessità di rinnovamento e l’esigenza che i quotidiani restassero “ancorati” al Friuli Venezia Giulia anche nel processo di stampa.
Quel punto d’incontro oggi è lo stabilimento di Sant’Andrea. La trasformazione prende forma da lì. Da impianti tecnologicamente avanzati, studiati e resi pratica dal Gruppo Espresso – come sottolinea Giuseppe Pompameo, dirigente per la ricerca e l’innovazione. Il formato sarà dunque più piccolo, con più pagine, tutte a colori. «Il sistema di stampa – spiega Pompameo – consente di ottenere copie dalla prima all’ultima e non esemplari di una prima copia, come ora. Un elemento che, ad esempio, aumenta la qualità del prodotto». A Romoli scintillano gli occhi. «Questo è un giorno di festa – dice il sindaco di Gorizia –, perché è la prima volta che riorganizzazione non significa chiusura di qualcosa, ma nuovo avvio. In sette mesi è stato realizzato lo stabilimento, e sembra impossibile visti i tempi che spesso hanno i lavori. Ed è una giornata di festa anche perché non scompare la redazione di Gorizia del Messaggero Veneto, sarebbe stato un impoverimento. Ci sarà un leggero ridimensionamento, ma sede e giornalisti restano».
Un riferimento dovuto per il sindaco che poco prima, fuori il municipio mentre lui incontra i vertici del Gruppo, vede manifestare alcuni esponenti del centro-sinistra di Gorizia, con il lutto al braccio. Tondo ha tra le mani una delle copie di prova del nuovo Il Piccolo: «È agile, giovane, bello» afferma il governatore. Che poi lancia un messaggio di unità. «Questo centro stampa è importante – asserisce Tondo – soprattutto in una fase economica come l’attuale, dove notizie positive come questa sono poche. Al Friuli Venezia Giulia resta legato un Gruppo importante e ciò è stato possibile grazie a un sistema istituzionale che ha fatto squadra. Più amministrazioni hanno lavorato insieme e ha funzionato, dando risposte veloci. E non è banale che ci si trovi qui, a Gorizia, a metà strada tra Udine e Trieste, le due “capitali” dei giornali.
Non hanno più senso le contrapposizioni tra territori, la nostra è una regione troppo piccola per dividersi. Per la crescita è un passaggio cruciale, è un passo avanti da fare, non verso l’omologazione, ma verso un amalgama che mantenga le peculiarità di ciascuno – che sono una ricchezza – per raggiungere obiettivi comuni». Mariano Medeot, presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale di Gorizia, ricorda: «Il futuro non si prevede, si fa. E noi lo abbiamo dimostrato nei fatti». E il futuro sta nella qualità, lo sottolinea, con un pizzico di emozione, Mondardini, ad del Gruppo Espresso. «Quando si parla di tipografia vengono alla mente luoghi piccoli e vecchieggianti. Questo stabilimento è straordinario – rileva Mondardini –, grande e accogliente per chi ci lavorerà. Presenteremo ai cittadini due giornali completamente rinnovati, belli, con l’obiettivo che siano accattivanti per il pubblico e attraenti per gli inserzionisti. Il Gruppo Espresso tiene molto al Friuli Venezia Giulia, realtà di rilievo e che ha permesso di raggiungere grandi risultati in questi anni».
Mondardini chiarisce attraverso i numeri. «Il Messaggero Veneto è il primo giornale della regione – testimonia l’ad –, è il 3° per risultati tra i 17 giornali locali del Gruppo ed è quello che ha tenuto meglio. Il Piccolo ha il monopolio nel proprio territorio di riferimento: su 10 giornali venduti in un’edicola 7 sono copie de Il Piccolo. L’immagine dei due giornali era un po’ vecchia, nella grafica e nel formato. Abbiamo cercato una soluzione e, grazie anche alle istituzioni, con questo stabilimento celebriamo insieme l’essere riusciti in un anno e mezzo a risolvere ogni problema, a rilanciare il prodotto, a inaugurare il centro stampa», conclude Mondardini.
E lascia spazio a brindisi, con il direttore editoriale del Gruppo, Luigi Vicinanza; il predecessore, che ha avviato la trasformazione dei quotidiani e oggi è direttore del settimanale L’Espresso, Bruno Manfellotto; l’ad dell’Editoriale Fvg, Marco Moroni; i direttori del Messaggero Veneto, Andrea Filippi, e de Il Piccolo, Paolo Possamai; il dg della Cassa di risparmio del Fvg e componente del Cda di Friulia, Maurizio Marson; il presidente della Camera di commercio di Gorizia, Emilio Sgarlata; il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta; il consigliere regionale del Pd, Sergio Lupieri. Brindisi e in bocca al lupo, perché parte il rilancio dei quotidiani nella nuova veste, martedì per Il Piccolo, il 22 marzo per il Messaggero Veneto. Verso una nuova sfida.
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