Messi-Juve: Sacile si è spaccata a metà
SACILE. Sacile nel pallone: tutti in piazza fino al 90º incollati ai maxischermi per tifare come fosse l’Olympiastadion di Berlino. Ma alla fine della partita, la città è diventata una Rambla per festeggiare il “sacilese” Messi. Boato per i gol: il primo catalano di Rakitic, il pareggio della Juve di Morata (uno spagnolo, ma di “fede” madrilista) e il gol della vittoria blaugrana, realizzato da Suarez. Ricordate?, quello che ai mondiali morse Chiellini.
La febbre della finale Juventus-Barcellona ha contagiato tutti in piazza. Blaugrana favoriti, ma spaventati dai bianconeri. Ma loro hanno Messi.
«Vecchio Leo – è stato l’invito di un sacilese che si chiama Attilio che ha fatto una promessa sul profilo Facebook della Pulce – se vinci contro la Juve, ti offro il pranzo da Aldo. alias Porca l’Oca». Il Porca l’Orca che pare sia il ristorante preferito di Leo.
Adrenalina al massimo e tutti pronti a tifare Italia, pardon Juve, con migliaia di cuori “azzurri tinta zebra” uniti per un sogno. Messi sarà “il” sacilese adottivo coccolato come un “bocia” nel suo ristorante preferito Porca l’Oca di Diana e Aldo Furlan, ma – diciamolo – la Vecchia Signora è un’altra cosa.
Juventini di ferro. «E’ la Champions League e sembrano i mondiali – hanno detto i fan della sezione Club nordest bainconero con il co-fondatore Piero Nisi sotto pressione nella pizzeria La Favola decentrati a San Liberale –. Speriamo di poter festeggiare tutti insieme, anche se sappiamo che ci vorrà una grande Juve per battere il Barcellona». Ma la realtà l’ha smentito. Il motto bipartisan? «Qualità in campo e qualità a tavola: saremo pronti a servire bellezza e bontà di Sacile a tutti i campioni del Barcrllona». E ancora “Il Barcellona avrà il migliore attacco ma la Juve ha la migliore difesa». Nisi lo ripete il principio primo del calcio: «Il pallone – fa il contropelo alla Messi-mania che dilaga a Sacile – è sempre tondo e le tattiche cambiano in fretta». E passa all’undicesimo comandamento per il big-match di ieri sera: “Juve-Barca 1-0 all’80mo minuto”. La fede è una cosa ma la palla in porta è un’altra.
Cuori spezzati a metà. «Sacile divisa a metà nel tifo? – è incredulo Nisi –. Macchè: siamo tutti italiani, cioè juventini. Sarà uno oppure tre al massimo a Sacile che tifano per la squadra di Messi: il dottor Giuliano Poser che lo cura con i titolari del Porca l’Oca, in contrada. Il cuore dei sacilesi batte bianconero: da un sacco di anni e ne sono sicuro». La serata della partitissima ha aumentato i battiti dei cuori spezzati in via Nono, tra i tavoli del Porca l’Oca. «Tifo Italia – si confessa tra il primo e il secondo tempo Diana tra i tavoli – ma Messi è un tesoro». Indiscusso il suo talento di fare girare la testa alla difesa della Juve. A Berlino la sfida è stata sul terreno di gioco e anche sugli spalti: riflettori puntati sulle mogli e sulle compagne dei calciatori in campo. «Antonella Roccuzzo invitata con Lionel a Sacile». La signora Messi, classe 1987, è al fianco del quattro volte Pallone d’oro. In piazza Manin, Campo Marzio e piazza del Popolo ci sono altre tivù accese. «Vittoria – il Nisi pronostico –: quasi sicura». Non ci ha azzeccato: Coppa prenotata nel 2016. Bravi a trasformare la crisi in una festa.
Xtreme days 2015. Quelle sul terreno di Berlino non sono state le uniche “acrobazie” sacilesi: in piazza va avanti Xtreme days 2015, il grande festival degli sport estremi all’anno secondo. Migliaia di spettatori hanno affollato il centro storico di Sacile, fino all’alba, per godersi lo spettacolo di Berlino e det grandi specialisti degli sport estremi. Oggi si riparte con i voli in elicottero
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto