«Mi fidavo e ho perso 48 mila euro, ora spero nel fondo della Regione»

tolmezzo. È arrivato da Milano, dove risiede, per prendere posto al banco dei testimoni e raccontare la propria esperienza: drammatica come quella di tanti altri e come tutte le storie che approdano in un’aula di tribunale. Alberto Barazzutti è uno delle centinaia di soci traditi da CoopCa. E nonostante il lungo tempo trascorso da fallimento e apertura dell’inchiesta giudiziaria, i suoi occhi parlano ancora della rabbia e della delusione provati, ieri come oggi.

«Fa ancora male e spero che si riesca a uscirne con qualche risultato – dice, all’uscita dall’aula “Falcone e Borsellino” del palazzo di giustizia –. All’epoca eravamo tranquilli e, purtroppo, non ci informammo adeguatamente». Lui, così come i suoi familiari. «Io ero diventato socio nel 2010, mia madre qualche anno prima – ricorda –. Quanto ho perso? Complessivamente 48 mila euro, tra libretto e azioni». Sui rimborsi è scettico. «Spero ci venga incontro la Regione, che ha istituito un apposito fondo», dice. «CoopCa era un’istituzione, ci credevamo e ci siamo fidati dell’ottima reputazione che avevano le persone che la gestivano. Evidentemente, non era così: non avevano la dovuta competenza e hanno pensato soltanto a restare legati alla poltrona, tenendo nascosta la situazione di dissesto». —

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