Mietitrebbia da 600 mila euro per l’anniversario
SAN GIORGIO DI NOGARO. Storia di Emilia e Cesare, imprenditori agricoli, che per il 35esimo anniversario di matrimonio, per la raggiunta pensione di lui e la riuscita di un delicato intervento chirurgico si regalano una nuova mietitrebbia. La prima nel suo genere in Italia, considerata la più produttiva al mondo: valore circa 600 mila euro.
L’azienda agricola Cesare Sguazzin, fondata nell’87, ma già presente col padre Enrico nel 1965, coltiva a seminativo 150 ettari di terreno, ma è presente anche nella Bassa friulana come terzista. Per Cesare ed Emilia è una scelta di vita che vuole essere anche un segnale di speranza per quell’Italia che lavora, investe e produce senza mai chiedere nulla.
Giorni fa nell’azienda di Zellina si è tenuto un incontro con gli operatori del settore. L’occasione è stata fornita dall’inaugurazione della modernissima mietitrebbia, unitamente alla quale sono stati festeggiati il 35esimo di nozze della coppia titolare dell'impresa e la fine della convalescenza di Cesare, che in proposito ha espresso sentiti ringraziamenti al professor Roberto Petri, presente alla cerimonia, e alla sua equipe.
Il sindaco Del Frate ha formulato i migliori auguri dell’amministrazione comunale per il proseguo dell’attività, ricordando come il superamento della crisi sia consentito da chi come l’impresa Sguazzin da sempre crede e investe nel futuro con macchine di alta tecnologia nella convinzione che il lavoro sia il solo strumento in grado di garantire una prospettiva.
Il consigliere regionale Riccardo Riccardi ha formulato l'augurio della Regione, cogliendo l’occasione per sottolineare come la sanità regionale sia un’eccellenza perché può contare su professionisti seri e preparati come quelli dell’equipe del professor Petri, aggiungendo che un tale patrimonio va preservato in un quadro di ammodernamento del sistema, che però non ne comporti uno stravolgimento.
Monsignor Iginio Schiff ha infine ricordato che il Friuli può contare su un grande patrimonio di valori quali la laboriosità e la solidarietà, complimentandosi con Emilia e Cesare per l’importante traguardo raggiunto dalla loro preziosa unione familiare.
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