Migliaia di posti auto per pochi pienoni: ne valeva la pena?

Il parcheggio è stato concepito in una fase in cui il quartier generale pordenonese era in piena espansione. L’intervento arriva a colmare un servizio di cui per anni si è sentita l’esigenza ma in tanti si chiedono: quel bisogno è ancora attuale?

Un’opera attesa da anni, per la quale l’amministrazione della Fiera, a partire dal presidente Alvaro Cardin, si è spesa proprio per riuscire a ottenere i finanziamenti necessari a realizzarla. Il parcheggio della Fiera è stato concepito in una fase in cui il quartier generale pordenonese era in piena espansione, in cui i bilanci scoppiavano di salute e l’area delle Grazie, a ridosso dei padiglioni di viale Treviso, pagava l’invasione delle auto ogni qual volta veniva ospitato un salone di richiamo.

Negli anni la lotta tra i residenti del quartiere – coinvolta perfino la parrocchia, costretta a delimitare con una sbarra l’area di sosta davanti al santuario delle Grazie – e i visitatori dei vari saloni della Fiera ha scandito le stagioni. Con la polizia municipale costretta a intervenire per sanzionare auto in divieto e per liberare i residenti prigionieri spesso nelle loro abitazioni.

Se l’intervento, quindi, arriva a colmare un servizio di cui per molti anni si è sentita l’esigenza, in tanti si oggi chiedono: quel bisogno è ancora attuale? Ora che si parla di Fiera unica regionale, che Pordenone deve fare i conti con i problemi di tutte le fiere italiane (anche se in termini di bilancio può vantare conti sani e ha dimostrato che la cura dimagrante ha sortito gli effetti sperati), quell’investimento è ancora strategico?

Tanto più che il parcheggio non sarà pronto prima di un paio di anni, quando la politica delle fiere regionali. In questi anni l’area di sosta oltre il cavalcavia dell’autostrada aveva dato una risposta al bisogno di stalli in occasione degli eventi di maggior richiamo.

Il Comune, pur essendosi occupato della progettazione dell’area come ente terzo (in delegazione amministrativa), ha comunque interesse a renderla un’area di sosta utilizzata anche nei periodi “extra fiera”. Questo per cercare di spostare all’esterno le automobili e potenziare la mobilità ciclopedonale.

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