Militare brasiliano geloso molesta l’ex fidanzata
UDINE. Il tarlo della gelosia lo stava consumando già quando la sua relazione ancora funzionava. Rafael Braz Teixeira, brasiliano di 30 anni, in congedo dopo 7 anni nell’esercito del Paese sudamericano, entrava a controllare il profilo Facebook della sua fidanzata dopo averle sottratto la password, le cancellava dal cellulare i numeri di telefono di amici che riteneva troppo “affettuosi” e non esitava a fare scenate in pubblico.
Così lei, una ragazza di 22 anni di origine argentina che abita nella zona di viale Venezia, ha deciso di mettere fine a quella relazione. Ma a quel punto la gelosia di lui si è trasformata in persecuzione. L’ex fidanzato ha infatti cominciato a telefonarle a tutte le ore e a spedirle decine di sms anche minacciosi in cui le chiedeva di tornare insieme.
E quando non otteneva risposta non esitava a presentarsi sotto casa della malcapitata o nei locali dove la ragazza lavorava. Quella relazione finita si era insomma trasformata in un incubo. Nemmeno la querela presentata lo scorso 17 dicembre in Questura aveva cambiato le cose. Anzi, più volte la giovane barista è stata costretta a chiedere l’intervento della polizia che lunedì mattina, con un blitz, è riuscita a fermare l’ex militare.
Gli agenti della Squadra mobile coordinata dal dirigente Massimiliano Ortolan, avevano infatti scoperto che Teixeira viveva in appartamento con un contratto non registrato sempre nella zona di viale Venezia. A quel punto i poliziotti hanno deciso di intervenire e dopo aver accompagnato il brasiliano in Questura lo hanno denunciato per atti persecutori e anche per clandestinità.
Teixeira era infatti rientrato in Italia il 24 luglio, dopo un precedente soggiorno in cui aveva abitato nel pordenonese, e aveva fatto scadere il permesso di soggiorno turistico della durata di tre mesi diventando così a tutti gli effetti clandestino. Il giudice di pace ha convalidato il provvedimento e il prefetto ha deciso per l’espulsione immediata. L’uomo è stato quindi accompagnato all’aeroporto di Malpensa dove si è inbarcato lunedì sera alla volta di San Paolo.
Almeno per un po’ quindi, l’ex fidanzata potrà stare tranquilla. Soltanto il 31 dicembre la polizia era intervenuta tre volte per impedire all’ex militare di molestare e minacciare la ragazza che si era “barricata” in casa. In un’altra circostanza il padre della barista era anche stato colpito da Teixeira con un pugno. La situazione insomma stava diventanto sempre più pericolosa e più volte la giovane era stata minacciata.
Rimpatriato l’ex militare, la polizia sta valutando se procedere anche a carico del friulano di mezza età che gli aveva affittato “in nero” l’appartamento ben sapendo, secondo gli investigatori, della sua condizione di clandestino. L’accusa a suo carico potrebbe essere quella di favoreggiamento alla permanenza illegale di un clandestino.
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