Millelire, sei condanne per frode fiscale

ZOPPOLA. Si è chiusa con sei condanne e due prescrizioni la prima tranche processuale seguita all’inchiesta per frode fiscale al celebre locale di lap dance Millelire di Zoppola.
La Procura contestava agli amministratori della società Millelire srl la dichiarazione annuale fraudolenta mediante l’uso di fatture e altri documenti per operazioni inesistenti dal 2009 al 2012: in tal modo avrebbero evaso le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Sotto inchiesta sono finiti anche i rappresentanti delle aziende che hanno emesso le fatture e i dipendenti del locale.
Il collegio difensivo (avvocati Cristiano Leone, Guido Galletti e Maurizio Mazzarella) ha sostenuto invece che le fatture emesse dalle aziende e i rimborsi chilometrici presentati dai dipendenti erano riferiti a prestazioni regolarmente effettuate, come attività di promozione del locale, lavori edili e rimborsi chilometrici del personale che accompagnava le ballerine nel tragitto casa-lavoro.
Il giudice monocratico Giorgio Cozzarini ha condannato il rappresentante legale della Mille lire srl Marco Dal Pozzo, 55 anni, di Castelfranco Veneto, a 1 anno e 6 mesi di reclusione e alla confisca dei beni fino alla concorrenza di 326 mila euro; il rappresentante legale della Ive costruzioni srl di Gruaro Cristian Padovan, 45 anni, nato a Udine e residente a Pordenone a 1 anno e 8 mesi e alla confisca fino a 210 mila euro; il dipendente del Millelire Stefano Gandolfi, 54 anni, di Pasiano, a 6 mesi soltanto per l’anno di imposta 2011 e alla confisca fino a 14 mila e 100 euro (assolto invece per i fatti del 2012); il dipendente Cristian Callegaro, 43 anni, di Fontanafredda, a 1 anno e 2 mesi soltanto per i fatti dal 2010 al 2012 (non doversi procedere per il 2009) e alla confisca fino a 40 mila e 800 euro circa; il dipendente Manuel Cigolot, 40 anni, di Aviano, a 1 anno e 2 mesi e alla confisca fino a 52 mila euro circa per i fatti dal 2010 al 2012 (non doversi procedere per il 2009); il dipendente Christian Rosset, 43 anni, di Azzano Decimo, a 1 anno e 1 mese e alla confisca fino a 11.300 euro circa.
Il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di due rappresentanti legali di aziende: Krisztian Horti 35 anni, di Casarsa al timone della Red Devil di Zoppola e Massimiliano Tocco, 40 anni nato a Treviso e residente a Covo, alla guida della società di servizi Intermediazione srl.
A tutti gli imputati, con la sola eccezione di Padovan, è stata concessa la sospensione condizionale della pena. Il 9 marzo toccherà a Stefano Caserta, 52 anni, residente a Pozzuolo del Friuli, ritenuto l’amministratore di fatto della Millelire srl, affrontare l’udienza preliminare dinanzi al gup Rodolfo Piccin.
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