Minacce e molestie tra giovani, assolto
AZZANO DECIMO. Sostituzione di persona, minacce e molestie telefoniche: dopo sei anni, tra indagini e processo, Daniele Panighello, 25 anni, di Azzano Decimo, assistito dagli avvocati Alessandro Magaraci e Gianni Massanzana, è stato assolto ieri con formula piena dal giudice monocratico del tribunale di Pordenone Andrea Scorsolini.
Ora rischiano guai giudiziari le tre presunte vittime – Davide Leuci, Fabio Trevisan e Simone Lucci – per le quali è stata disposta la trasmissione degli atti alla procura affinché valuti la sussistenza o meno dell’ipotesi di reato di falsa testimonianza.
Secondo il capo di imputazione, i cellulari delle tre presunte vittime erano finiti nel mirino del giovane. Sms, mms e squilli muti a decine, avevano dichiarato durante il dibattimento, anche di notte. L’azzanese, dicevano, si sarebbe spacciato per tale Alessia, inviando filmati e foto porno a un giovane di Fontanafredda, costringendolo a cambiare utenza.
«Ti rigo la macchina, ti taglio le gomme», era il tenore di altri sms, alcuni dei quali preannunciavano: «Ti cambio numero e promozioni». Un altro testimone: «Ricevevo anche 50 chiamate a notte, spesso mute. Ho dovuto cambiare numero, con conseguenti danni lavorativi». Faceva il promoter per alcuni locali della provincia. «Noi non lo conoscevamo, lo abbiamo visto per la prima volta al processo», avevano detto.
Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell’imputato a sei mesi di reclusione.
La difesa aveva insistito per l’assoluzione. Decisiva fu la testimonianza dell’agente della polizia postale che aveva compiuto gli accertamenti. Le presunte vittime avrebbero portato tabulati telefonici da loro compilati. I rivenditori delle sim avevano confermato: per cambiare un’utenza servono dati anagrafici e codici seriali che l’imputato non poteva conoscere. Il castello accusatorio è quindi crollato.
«Sono stato incolpato per cinque anni per cose che non ho mai fatto. La verità è venuta a galla e la sentenza l’ha confermato», ha dichiarato Daniele Panighello.
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