«Mio genero sta uccidendo la bambina»

Maniago, si affaccia sul balcone e grida ripetutamente. Arrivano i carabinieri: suocera denunciata per procurato allarme
Di Enri Lisetto

MANIAGO. Tra moglie e marito non mettere il dito. Un proverbio che non ha mai smesso di suscitare ilarità, ma che costituisce un valido ammonimento per chi intendesse trasgredirlo. Ne sa qualcosa la “classica” suocera – e qui si potrebbero inserire tanti altri aneddoti – che, arrivata in città per il lieto evento della coppia, se n’è ben guardata, poi, dal tornare a casa. Suocera che, in questo caso, proprio ieri si è “beccata” una denuncia per procurato allarme, percosse e ingiurie, con le conseguenze, negli equilibri familiari, che vi lasciamo immaginare.

Scenario: Maniago, via Umberto primo, ieri mattina. «Chiamate i carabinieri, mio genero sta uccidendo la bambina!» (ovvero la nipotina). Questo ciò che andava gridando ripetutamente una nonna 63enne, dal balcone dell’ottavo piano di un palazzo. Immaginatevi la prevedibile reazione della gente, che ha chiamato il 112.

Quando i carabinieri della stazione di Maniago, al comando del maresciallo Federico Frassino, sono arrivati sul posto, del paventato “lancio” nessuna traccia. Anzi, in via Umberto Primo, silenzio assoluto.

Quasi per caso i militari hanno incrociato un uomo sulle scale del condominio: era il padre della bambina. Altro che tentativo di omicidio, il quadro che ne è uscito dalla ricostruzione dell’Arma era ben diverso.

I problemi, per la coppia, erano cominciati proprio alla nascita della bimba, ma non certo per causa sua. Quel giorno di cinque anni fa dalla Campania era arrivata la nonna materna. Doveva essere un trasferimento “a tempo”, per aiutare i neogenitori, ma in realtà si è protratta... fino a ieri. Convivenza difficile, quella tra suocera e genero, tanto che, quest’ultimo, ieri si era chiuso in cucina con la moglie – con la quale vanta un ottimo rapporto – per affrontare una volta per tutte la questione di sua madre. Appena la donna ha capito che si parlava di lei, pare sia andata su tutte le furie. Gridando, ha affrontato il genero col manico della scopa, tentando di bastonarlo. Lui non ha reagito, ma si è rifugiato nel terrazzo. Da dove la nonnina ha cominciato a gridare coram populo le presunte (e non vere) intenzioni omicide del genero. In realtà la bambina era “comodamente” in casa.

Chiuso il quadro, i carabinieri hanno denunciato la suocera per procurato allarme mentre il genero ha sporto querela per percosse e ingiurie. Chiaro che, alla fine, si è convenuto che la 63enne, oggi prenderà la via di casa. Sua.

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