Mittelfest, Pasolini autore di teatro-danza
CIVIDALE. Una conferma dello spirito di Mittelfest, la 22ª edizione che prende il titolo dal libro di Claudio Magris, Microcosmi, piccoli mondi di un eclettico panorama culturale che dalla metafore delle minoranze si apre a confronti, visioni e significati facendo della città una porta aperta al mondo slavo e germanico. Articolato il cartellone che prevede artisti da tutto il Centro Europa e percorsi tematici, con anteprime, debutti in prima nazionale o assoluta, produzioni e ospitalità, dove grande spazio è riservato alla danza con otto appuntamenti che portano la firma del direttore generale Antonio Devetag.
Apre il 14 luglio (chiostro San Francesco, alle 22), la prima assoluta dell’unica ideazione coreografica di Pasolini: Vivo e Coscienza, co-produzione con la Scuola Paolo Grassi di Milano, coreografia e regia di Luca Veggetti, con i giovani del corso di teatro-danza coordinato da Marinella Guatterini, musica di Paolo Aralla e voce registrata da Francesco Leonetti. Il progetto esplora il materiale del balletto-cantata – rimasto incompiuto – articolandosi in quattro scene e in quattro “danze”: di lavoro, rivoluzione, guerra e morte attraverso lo sdoppiamento della figura protagonista tra Coscienza e Vivo, due antagonisti che agiscono in contrappunto a un “coro” che assume in ogni quadro identità diverse.
Sessanta elementi tra danzatori e musicisti provenienti dall’Honvéd Art Ensemble di Budapest sono interpreti il 15 luglio (piazza Duomo, alle 22) della prima nazionale Csárdás! Il tango dell’Est (sottotitolo Amore all’ombra dei Carpazi) trascinante suite di balli, regia e coreografia di Zoltán Zsuráfszky, che riprendono i motivi della tradizione magiara qui arricchita dagli apporti delle minoranze presenti nella regione: gitani, slovacchi, polacchi, rumeni.
Ancora, il Balletto Nazionale Ungherese con Metamorphoses in prima italiana il 16 luglio (chiostro San Francesco, alle 22) porta la firma di nuovi autori: Andrea Paolini Merlo e Bajári Levente. Torna inoltre al festival il Balletto del Teatro Nazionale Croato di Zagabria, il 17 luglio (piazza Duomo, alle 22), con uno spettacolo in prima italiana del coreografo di origine portoghese Hugo Viera, Variations in F.aDO, incentrato sullo spirito nostalgico del fado e guidato dalla voce di Amália Rodrigues, la sua indimenticata regina. Il 18 luglio (chiostro San Francesco, alle 23) la Compagnia Simona Bucci propone Giuditta e Oloferne con Eleonora Chiocchini, Carmelo Scarcella e Frida Vannini, su musica originale di Paki Zennaro e scenografia di Angelo Linzalata, mentre il 19 e 20 luglio è il turno della friulana Marta Bevilacqua con Innesti_il corpo tecnico (chiostro di San Francesco, alle 22.30) e Dafne_per una mitologia urbana (Belvedere, alle 20.30).
La danza conclude il 20 luglio (Teatro Verdi di Gorizia, alle 21.30) con Ritratto di un mito. Omaggio a Elisabetta Terabust, gala in forma antologica che ricostruisce la carriera di questa versatile artista, attraverso le sue più celebri interpretazioni portate in scena da: Ashley Bouder e Chase Finaly (New York City Ballet), Erika Gaudenzi (Teatro dell'Opera di Roma), Letizia Giuliani e Alessandro Riga (MaggioDanza), Giuseppe Picone (étoile internazionale), Yana Salenko e Marian Walter (Staatsballet Berlin), Jeshua Costa e Gloria Malvaso, con la partecipazione della Scuola di Danza del Teatro dell'Opera di Roma diretta da Laura Comi.
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