Moda, spot e ora tv: Debora Franchi entra in “Un posto al sole”

Da lunedì scorso “Un posto al sole” si è tinta di pordenonese. Nella celebre soap di Rai Tre si è inserito un nuovo personaggio, Debora Franchi, che interpreta Cristiana. Capelli biondi, occhi azzurri, altezza importante e un sorriso che rapisce, la modella oggi attrice originaria di Cordenons è sulla cresta dell’onda da una dozzina d’anni. Era stata “scoperta” e indirizzata, quindi si era trasferita a Milano per studiare art direction.
Nel contempo aveva conosciuto l’agenzia Fashion model, una delle realtà più storiche e importanti del settore. Nicoletta Strada, booker che si occupa di video (spot, tv e cinema), passo dopo passo l’ha portata ad ottenere tante collaborazioni per spot e Comedians, remake italiano di una serie tv americana. «Faremo tante cose assieme», le disse il primo giorno. E così è stato.
Com’è nata la proposta della parte nella soap?
«Ho fatto un provino nella redazione di “Un posto al sole” a Napoli».
Interpreta il ruolo di Cristiana.
«È una skipper dinamica, solare, ironica e sportiva e, come tutte le sportive, anche un pò competitiva. È una ragazza che “si è fatta da sé”, indipendente ed innamorata della vita».
Ci anticipa qualcosa?
«Cristiana si candida come skipper sulla barca della società di Filippo Sartori. Lui vive un periodo di crisi con la moglie e in tutta questa sofferenza Cristiana porta una ventata di leggerezza».
Ci eravamo lasciati con lo spot per la Peugeot 208 con Stefano Accorsi.
«Ne ho girati molti altri tra Aperol (2011) e Peugeot (2018). Innanzitutto dall’ultimo spot Peugeot è nato un sequel (Mission Peugeot 2018), con la regia di Matteo Rovere, in cui Camilla ruba di nuovo a Stefano l’auto, ma con modalità molto più sofisticate. Degli ultimi anni sono anche gli spot di Etro, Breil, Liu Jo, Tuborg, Maserati, Tendence, Sunsweet, Oil of olaz, Florena, Cantine di Soave, Vini di Sicilia doc, Puro Bio, Saclà, Bocconi, Nescafè azera (regia di Jordan Scott), Penny market, Viktor private jets».
Com’è una giornata tipo nel mondo cinematografico?
«In ordine: convocazione, stralci alla mano, trucco, capelli, prove con il coach, pronti a girare. Si fa una prova, qualche volta si sbaglia e si rigira finchè non torna. Questo è il “Bignami” della giornata. Ma dietro una soap o un film c’è un mondo. Ci lavorano moltissime persone, ognuna con un particolare ruolo, ognuna fondamentale. A volte è stressante, a volte è la cosa più divertente del mondo. E quando torni a casa ti chiedi se non sia più reale la versione di te che sta in scena o quella che interpreti tutti i giorni».
Ecco, quando torni “a casa”...
«Vivo a Firenze, ma sono di Cordenons, “folpa” doc da generazioni. Amo il Friuli, la poesia e la pace che si respirano. Non a caso è terra di grandi artisti e musicisti. Tornare, oltre che buona occasione per fare un bel giro in moto, è il modo migliore per rimettermi in contatto con me stessa e i miei desideri. I friulani sono persone forti e dignitose e sono fiera di avere nella mia architettura genetica l’etica delle nostre terre».
Meglio il mondo della moda o quello della televisione e cinema?
«Meglio il cinema-tv. La moda è un ambiente che apprezzerei di più se cessassero di propinarci un finto e discutibile ideale di bellezza costruito per creare frustrazione e vendere sulla base di questa distanza tra la donna comune e quella ideale».
Un sogno del cassetto?
«Prima dell’estate voglio fare il giro dell’Italia in moto per degustare vini e prodotti regionali (apro la caccia agli sponsor!) e non vedo l’ora di scoprire cosa succederà, chi conoscerò, che posti visiterò. Approfitto di questo scenario infelice del coronavirus per riscoprire il mio Paese con più pace e meno turisti. Non tutto il male viene per nuocere. Per il resto... le pagine della mia storia lascio sempre un po’ che si scrivano da sole. E non vedo l’ora di leggerle».
Del resto il talento non le manca, anzi. Ma ha conservato un’altra qualità: l’umiltà. E, di questi tempi, non è poco. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto