Molestie sessuali a ragazzine, due mesi d’arresto a un anziano

PORCIA. Molestie sessuali a minori, una delle quali è una giovane di Porcia. Ma il difensore di parte civile di una delle due, Enrico Sarcinelli di Pordenone, ha tirato fuori anche un precedente di ratto d’inferma ai fini di libidine, per l’imputato. Malgrado un quadro accusatorio che era partito addirittura dalla violenza sessuale ed è stato derubricato, un anziano di Longarone è stato condannato dal giudice di Belluno Mertens a due mesi di arresto, 3.000 euro di risarcimento danni e 2.500 di spese processuali. La pena non è sospesa.
Il pubblico ministero Maria Luisa Pesco aveva chiesto una condanna a sei mesi, cioè il massimo della pena. Il difensore Sonia Rinaldo, che aveva chiesto l’assoluzione, ha annunciato che presenterà appello. Questo significa che si arriverà alla prescrizione, perché i fatti risalgono al 2010.
Tranne che per l’arringa e la replica, nell’ultima udienza non c’è stato spazio per la difesa, dal momento che i due testimoni non si sono presentati nemmeno con i carabinieri: uno è in Turchia fino a chissà quando e l’altro risulta irreperibile. Impossibile aspettarli, anche se magari la loro versione sarebbe stata importante. La testimonianza delle parti offese non è stata coerente. Non sono mancate le contraddizioni, nel racconto delle due ragazze che all’epoca erano minorenni e, nel frattempo, sono diventate maggiorenni. Il loro racconto non coincide nemmeno con quello degli avventori di una paninoteca kebab, nella quale avevano cercato rifugio, infastidite e anche impaurite. E dove l’imputato aveva tanto insistito per pagare le consumazioni.
Dopo aver cominciato a importunarle, per trovare spazio sotto lo stesso ombrello, in una giornata di pioggia, le ha abbracciate all’altezza dell’anca? Ha toccato loro il seno o il sedere? Ha stretto il collo di una delle due, come per strangolarla? Secondo la difesa, no e la convinzione del legale si basa proprio su queste testimonianze contraddittorie. Il pm invece ha ritenuto dimostrata la penale responsabilità di un uomo che non è mai comparso in aula e ha completamente delegato la sua difesa all’avvocato d’ufficio.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto