Molestò bambine al parco condannato l’esibizionista

Un moldavo di 28 anni si era calato i pantaloni ai giardini Loris Fortuna. Le aveva anche inseguite. Il giudice gli ha inflitto cinque mesi di reclusione
ANTEPRIMA UDINE 3 APRILE 2002 NUOVI GIARDINI FORTUNA TELEFOTO COPYRIGHT FOTO AGENCY ANTEPRIMA
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UDINE. Si era calato i pantaloni davanti a quattro bambine e poi le aveva anche inseguite. Nonostante lo choc subìto, è stata proprio una di quelle bambine ad aiutare la polizia a individuare l’esibizionista che ieri è stato condannato a 5 mesi di reclusione (pena sospesa) dal giudice Francesca Feruglio per atti osceni in luogo pubblico.

I fatti risalgono al 27 ottobre del 2007. Le quattro bambine, una di 9 anni e le altre di 11, stavano giocando ai giardini Loris Fortuna, tra piazza Primo maggio e via Liruti, quando sono state avvicinate da un individuo che si è subito abbassato i pantaloni. Preoccupante dal suo comportamento le bambine hanno cercato di allontanarsi, ma lui le ha inseguite facendole anche spaventare. Le indagini della squadra Mobile sono partite dopo la segnalazione di una mamma che, vedendo la figlia turbata, aveva insistito per farsi raccontare che cosa fosse accaduto. Poi è stata una delle bambine a improvvisarsi detective: ha raccontato tutta la scena agli investigatori e si è anche ricordata di aver già visto quell’uomo poche ore prima dell’incontro al parco in un negozio del centro.

Non solo: ha indicato con precisione la via e il tipo di attività, nonchè alcune caratteristiche dello sconosciuto come il fatto di parlare con un accento straniero, di avere i capelli raccolti a coda di cavallo, di indossare un paio di pantaloni piuttosto vistosi e di possedere un’autovettura con qualche ammaccatura. Per la Squadra mobile non è stato difficile individuare il moldavo Alexandru Potloja, oggi 28enne residente a Milano dove lavora com barman. All’epoca dei fatti Potloja aveva 24 anni e lavorava a Udine proprio nel negozio dove la bambina lo aveva visto.

A carico dello straniero, inoltre, erano emersi anche tre precedenti accuse riguardanti episodi di esibizionismo (anche se non alla presenza di minorenni). Ma l’avvocato difensore Karen Garofalo precisa che il suo assistito «ha una sola condanna definitiva, tra l’altro per un decreto penale non opposto». E in ogni caso la Garofalo intende impugnare la sentenza. «Purtroppo non è stata presa in considerazione la documentazione medica che attestava una patologia tale, a mio avviso, da limitare la capacità di intendere e di volere di Potloja che in quel momento soffriva di una malattia poi curata da un sessuologo». Nel 2007 il moldavo aveva ammesso di essere stato quel giorno e a quell’ora al parco di via Liruti, ma aveva detto di aver soltanto avuto la necessità di orinare. E di non aver inseguito nessuno. La polizia però non gli aveva creduto e ieri il giudice Feruglio ha confermato la tesi degli investigatori condannandolo per atti osceni.

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