Monsignor Mazzocato «Mi auguro che avvenimenti drammatici come quello Eluana non si ripetano più a Udine»
Il presule in visita alla Quiete: «La mia presenza è una testimonianza dell’attenzione che la società deve avere per gli anziani che rappresentano una grande risorsa»

UDINE.
Il 9 febbraio del 2009 moriva Eluana Englaro, ospite della Quiete, dove era stata ricoverata sei giorni prima. Due anni che non sono ancora riusciti a dare una risposta sulla volontà di fine vita. La stessa legge sul bio-testamento è ferma in qualche binario morto del Parlamento. E nelle pieghe di un dibattito infinito, spesso manicheo, spunta, invece, la frase che l’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, stimolato dai cronisti, ha pronunciato ieri mattina a margine della sua visita natalizia alla Quiete. Poche parole, nessun commento. E un auspicio: «Mi auguro che certi avvenimenti drammatici non si ripetano più a Udine». Un sorriso. Un altro saluto. Altre strette di mano o carezze agli anziani sulle carrozzine. Poi il presule è stato risucchiato da altri impegni.
Un auspicio. Ma anche una promessa. Tra i presenti c’è anche il sindaco di Udine, Furio Honsell. Che non commenta. Anche perché ieri era la giornata della solidarietà, quella da dedicare agli ospiti della casa di riposo dove l’arcivescovo ha pure celebrato la messa. Monsignor Mazzocato è uso fare visita alle case di riposo durante le festività natalizie. Lo ha ripetuto anche ieri nel corso della sua omelia. «Sì – ha affermato –: privilegio far visita in questo periodo alle case di riposo e la Quiete è la più importante di Udine. Questi luoghi sono una delle realtà sociali più forti per i cristiani che vivono gli ultimi periodi della loro vita. La mia presenza qui oggi è anche una testimonianza dell’attenzione che la società tutta deve avere verso tali realtà».
«Gli anziani – ha detto ancora il presule – sono una risorsa, una grande risorsa, ed è vero. Perché quando il corpo si indebolisce, i giorni possono sembrare un sacrificio. Ma se il cristiano offre le proprie sofferenze al Signore, allora acquista meriti. Ecco perché gli anziani sono una risorsa per la Chiesa: uniscono il loro sacrificio a quello del Signore e innalzano preghiere». Poi, rivolgendosi ai presenti, ha aggiunto: «Ricordate anche il vostro vescovo nelle orazioni e chiedete al Signore che ci doni nuovi sacerdoti».
Alla giornata di festa, proseguita con il pranzo e il concerto del gruppo femminile multietnico e multiculturale La tela, hanno preso parte pure l’onorevole Giorgio Santuz, l’europarlamentare Debora Serracchiani, il vicesindaco Vincenzo Martines, i consiglieri comunali Agostino Maio, Carmelo Spiga, Luca Dordolo e Carlo Giacomello, la consigliera provinciale Maria Letizia Burtulo, i membri del cda dell’Asp, Pietro Commessatti, Giovanni Andrea Avanzi, il vice presidente Stefano Gasparin e il direttore generale Salvatore Guarneri. Hanno inviato una lettera d’auguri il presidente della Regione, Renzo Tondo, e il presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz.
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