Montagna, dopo le Poste anche le banche a singhiozzo

Gli sportelli CrediFriuli aperti a giorni alterni a Chiusaforte e Resia

RESIA. In montagna, dopo gli uffici postali anche gli sportelli bancari aprono a singhiozzo. Succede a Resia e a Chiusaforte, dove le filiali della CrediFriuli accolgono i clienti solo tre giorni a settimana nel Comune degli arrotini e due nella località ai piedi del Canin.

A Tarvisio invece è rimasto operativo solo il Bancomat. «C’è lo sportello a Camporosso che da Tarvisio dista appena un chilometro», spiega il presidente dell’istituto di credito, Luciano Sartoretti, assicurando che CrediFriuli non ha alcuna intenzione di lasciare la montagna. Non abbiamo motivo per dubitare, ma, come fa notare il sindaco di Resia Sergio Chinese, in montagna dove la rete internet quando non è assente è insufficiente, la riduzione dell’attività bancaria allo sportello si traduce in un disservizio.

Il problema non è banale perché se CrediFriuli, di fronte a numeri che non giustificano le aperture quotidiane delle filiali, ha tutto il diritto di correre ai ripari, dall’altro il ridimensionamento rallenta la possibilità di sviluppo di queste zone. «Siamo in una zona marginale dove i servizi fungono da argine allo spopolamento. Il funzionamento a giorni alterni delle Poste e delle banche depaupera la montagna e la gente si sente autorizzata ad andare altrove». Chinese ha tentato inutilmente di convincere il vertice dell’istituto di credito a cambiare idea.

«Gli ho fatto notare - spiega - che Resia è un comune con sei frazioni sparse su 129 chilometriquadrati, qui è impossibile pensare di sostituire gli sportelli con i servizi online perché non c’è una copertura efficiente». La banda larga messa a disposizione dall’Insiel attraverso il sistema Ermes serve solo il municipio: «Il titolare del forno che fornisce anche i negozi della Bassa friulana, segnala continuamente i disagi derivanti dall’inefficienza della rete Internet».

Il sindaco aveva fatto lo stesso con il vertice delle Poste: «L’ufficio postale apre due giorni a settimana e non è ancora stato dotato di bancomat. Quando è chiuso la gente non può neppure prelevare i suoi soldi».

Questo è solo uno dei problemi da risolvere se si vuole riportare la gente a vivere in montagna. O semplicemente tentare di far soggiornare a Resia le migliaia di persone che ogni anno, attirate dalle bellezze del Parco delle Prealpi Giulie, attraversano sella Carnizza. Stiamo parlando di 18 mila passaggi registrati nei sei mesi di apertura del valico.

«Non abbiamo alcuna intenzione di abbandonare la montagna», ripete il presidente di CrediFriuli assicurando la disponibilità dell’istituto a rivedere la scelta se davvero crea disservizi. «Molte banche, anche su sollecitazione della Bce, chiudono le filiali perché in Italia sono troppe. Noi abbiamo deciso di ridurre le giornate di apertura al pubblico e fornire una serie di strumenti informatici di livello, in questo modo il personale è più libero e può fornire alla clientela consulenze adeguate».

Sartoretti ricorda che il servizio Bancomat della banca è sempre attivo e che comunque tra Resia e Chiusaforte l’apertura degli sportelli è garantita su cinque giorni a settimana. Insomma nel caso di necessità urgenti la clientela può recarsi nel comune vicino. Peccato che in quelle zone risiedono molti anziani, alcuni senza patente. «Troveremo il modo per aiutarli», ripete Sartoretti nel ribadire l’attenzione dell’istituto verso il territorio.

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