Moreno lunedì sera a Lignano sull’onda delle polemiche

Il rapper consacrato da “Amici” di Maria De Filippi alla festa del Pd a Genova E il critico Aldo Grasso accende le polveri: «Renzi ha messo le mani sul partito?»

Moreno spegnerà la luce della festa del Pd a Genova il 7 settembre. Ben prima, ovvero lunedì 19, canoniche 21.30, il rapper salirà sul palco dell’arena Alpe Adria di Lignano sull’onda della polemica, perché, quella della sinistra, è scelta musicale atipica, almeno rispetto ai Guccini, ai De Gregori e ai Vecchioni che schitarravano alle antiche feste dell’Unità. Il giovanotto è un prodotto doc dell’Amici di Maria De Filippi, questo è il fulcro caldo. Aldo Grasso, sul Corsera di ieri, curiosa nel backstage della vicenda, gettando sospetti. D’altronde, afferma il critico, i militanti «hanno manifestato inquietudine e subito sono fiorite illazioni». Guarda caso all’esibizione tv primaverile del Moreno era ospite un tale Matteo Renzi. Ahia. Insiste Grasso: «Renzi ha messo le mani sul partito? Per farla breve, dietro la De Filippi, dietro Moreno, dietro Renzi, ci sarebbe sempre Lui, il Signore di Arcore». E comincia ad alzarsi la bora. Dal suo osservatorio, il giovanotto ligure spiega ciò che vuol fare in futuro: «Offrire riflessioni senza focalizzarmi su un punto. Certo, è brutto quando si fa dire ai ragazzi che la politica non li interessa. Questo non lo capisco, a me piace documentarmi». E su Renzi: «Non voglio dare un giudizio come uomo politico. Mi è piaciuto sia venuto in trasmissione con uno spirito diverso».

Dunque, lunedì sera. Freestyling, rap e hip pop risuoneranno ad alti volumi nell’Arena Alpe Adria (organizza Azalea Promotion). Moreno ha l'immagine di un ragazzo pulito e diretto, come i suoi testi, che non hanno bisogno di ricorrere a volgarità. «Perché utilizzare parolacce nel linguaggio delle canzoni? Io faccio parte del rap meno arrabbiato e penso che determinati concetti possano risultare ugualmente incisivi anche senza farne uso». Svela un sogno: «Se dovesse arrivare l'invito per un palco prestigioso come l’Ariston a Sanremo, vorrà dire che starò facendo bene il mio mestiere».

– Chi era allora Moreno, prima di incontrare Maria De Filippi?

«Ho sempre lavorato e seguito le mie passioni, la musica. Prima di arrivare ad Amici ho fatto contest di freestyle a scuola e li vincevo spesso. Poi è uscito il film 8 Mile e mi sono documentato».

– E chi è invece oggi Moreno?

«Un ragazzo che sta facendo quello che gli piace e che si sente vicino a chi lavora bene e onestamente. Durante Amici ho scritto i brani del mio primo disco, Stecca: undici canzoni (di cui due freestyle) prodotte dall’etichetta di Fabri Fibra. Nell'album parlo soprattutto di me e racconto il periodo che sto vivendo».

– Il rap è il nuovo linguaggio contemporaneo o è invece – come asserisce qualche detrattore – solo la musica di chi non ha la voce adatta ad esprimersi cantando?

«Non scherziamo, il rap non c’entra nulla con chi non riesce ad esprimersi con melodie musicali: è un modo di pensare, di vedere... è una scelta.

– Bella la contaminazione della tua O sole mio con la musica lirica.

«Il rap è anche contaminazione, gioco di rime, musica e parole».

- Un paio di collaborazioni che ti piacerebbe riuscire a realizzare?

«Sono stato già molto fortunato, perché ho collaborato con Fibra: un grandissimo che mi ha dato un sacco di consigli. Fabri è stato un po’ il supervisore del disco. Quando mi sono avvicinato al mondo del rap, lui è stato per me uno dei pionieri...».

– Cosa cancelleresti nella tua storia degli ultimi tre anni?

«Niente, va tutto benissimo così!».

– Che valore dai al denaro?

«Con i soldi che ho vinto ad Amici e con quelli che sto guadagnando farò degli investimenti, per la mia famiglia e per qualcosa che resti nel tempo».

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