Morta Elisabetta Imelio, fondò la band dei “Prozac+”



«Mia sorella non ha perso nulla, ha vinto su tutto con il suo sorriso, il suo coraggio e l’immensa serenità con cui ci ha salutato. Lei ci ha sempre ripetuto che la morte non è perdere una persona, è solo una trasformazione... E lei ora è dentro a tutte le persone che l’hanno amata veramente».

Basterebbero queste parole, scritte dall’inseparabile sorella minore Federica, per dare l’idea di chi fosse Elisabetta Imelio, colei che intorno alle 23 di sabato ha esalato al Cro di Aviano l’ultimo respiro di una vita umanamente ricchissima, nella quale ha saputo distribuire gran parte di questa ricchezza a tutte le numerosissime persone che avevano avuto la fortuna di incontrare il suo sorriso. Era stata bassista e co-fondatrice della storica band dei Prozac+, era diventata famosa, era un fiore all’occhiello per la città di Pordenone. Ma Elisabetta non sarà ricordata solo per questo, da chi l’aveva conosciuta, compresi musicisti e cantanti ancora più noti di lei, come Jovanotti ed Elisa, tanto per citarne un paio tra coloro con cui aveva collaborato e che ieri hanno testimoniato la loro vicinanza alla famiglia.

Si era ammalata alcuni anni fa e non aveva mai smesso di lottare, sempre con il sorriso sulle labbra. Di questa battaglia non aveva mai fatto mistero, anzi, era convinta che la musica potesse esorcizzarla, e la condivisione aiutarla nel percorso della malattia. E cantava, e suonava, anche per beneficenza, pure quando il dolore glielo rendeva quasi impossibile.

Abitava a Roraigrande, era orgogliosamente pordenonese, insegnava nuoto alla Gymnasium. Pochi mesi fa aveva voluto sposare il suo Francesco Isidoro, insegnante. Oltre a lui e all’adorata sorella, lascia un figlio in tenera età, mamma Mariagrazia Gargani e papà Giancarlo, figlio e successore dello storico capofanfara dei bersaglieri. La sua determinazione, la sua arte, la sua umanità hanno commosso il mondo, che da lei eredita un messaggio chiaro, la sua musica, la sua voce.

«Ciao ragazza dal sorriso garbato che faceva brillare ogni luogo e ogni palcoscenico. Arrivederci Elisabetta, donna gentile, illuminata da quella regale modestia che possiedono solo i veri talenti»: queste le parole d’addio postate dell’amico musicista Paolo Parigi. Già, perché lei spargeva amore. E l’ha fatto sino all’ultimo, era lei a dare serenità e coraggio a chi andava a trovarla, rimanendo impressionato dalla sua luce.

«Mia sorella, anima pura, libera, infinitamente onesta – ha detto Federica, rimastale sempre accanto – mi ha chiesto di non smettere di raccontare di lei al suo bambino. Spero che tutto l’amore che ha saputo diffondere arrivi a lui». Si è spenta una stella e l’ha fatto il 29 febbraio. Una data speciale. —



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