Morta intossicata il giorno di Natale, l’incredulità dei vicini di casa a Torre: «Dovevamo vederci per fine anno»

Da tre anni la famiglia Chisciotti si era trasferita dal centro di Pordenone nella periferia residenziale: «Patrizia era una persona amorevole»

Giulia Soligon
Patrizia, Laura e Maurizio alla laurea della giovane, a destra la casa della famiglia Chisciotti a Torre di Pordenone
Patrizia, Laura e Maurizio alla laurea della giovane, a destra la casa della famiglia Chisciotti a Torre di Pordenone

In viale Grande, nel quartiere di Torre di Pordenone, a pochi passi dalla casa della famiglia Chisciotti il dolore del vicinato cerca conforto nei ricordi dei momenti trascorsi insieme. Alcuni di loro si sono raccolti nella casa di Vittorio Polsinelli e della moglie Cristina, che abitano proprio accanto alla villetta di Maurizio e Patrizia.

Sono da poco passate le 17 e nell’atrio di quella casa non si parla d’altro tra l’incredulità e il dolore per quanto accaduto a una famiglia così unita e piena di gioia, oltre che ben inserita e disponibile nel contesto del vicinato. È un Natale amaro per gli abitanti di quel piccolo agglomerato di case della tranquilla periferia di Pordenone.

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Patrizia Pontani con la figlia Laura e il marito Maurizio; a destra la casa di Forni di Sopra

I coniugi Polsinelli sono i primi in zona ad aver appreso quel che è accaduto a Forni di Sopra e fanno da informatori per chi abita nelle altre case del vicinato, dove ognuno di Patrizia conserva un ricordo nel cuore. «Hanno lasciato la città per venire a vivere in periferia. Sono qui da tre anni e siamo entrati subito in sintonia», racconta Vittorio, che ha visto e salutato i vicini di casa prima della partenza verso la montagna, scambiandosi la promessa di rivedersi prima della fine dell’anno e trascorrere del tempo insieme.


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«Patrizia era una persona amorevole. Mi aveva invitata ad andare da lei a Prato in primavera: teneva a me. Per me era come una sorella», è il racconto rotto dal pianto di Cristina.

Lei e il marito Vittorio erano già stati a trovarli nell’altra casa che avevano a Forni di Sopra. «Siamo andati da loro due anni fa. Poi Maurizio ci aveva invitato ad andare a trovarli anche in questa nuova abitazione acquistata da poco e che stavano ristrutturando. Ci aveva detto di aver venduto l’altra perché avevano trovato questa sistemazione più comoda per tutti. Non so cosa sia successo con questa benedetta caldaia», prende parola Vittorio, anche lui tradito dalle lacrime. «Speriamo solo che Maurizio e Laura si rimettano presto in salute, ci eravamo promessi di rivederci per farci gli auguri di buon anno nuovo, ma purtroppo non sarà così».

Mentre Vittorio e Cristina raccontano di Patrizia, arriva un’altra coppia. Anche loro abitano lì vicino. I coniugi Giorgiani avrebbero dovuto andare al ristorante con Maurizio e Patrizia mercoledì per trascorrere una serata nello spirito di amicizia che li univa. C’era già un tavolo prenotato ad attenderli.

«Avevamo preso appuntamento per uscire mercoledì. Scherzando al telefono, avevo detto a Maurizio: “Mi raccomando, prenditi cura di Patrizia” e lei che era in macchina e sentiva la conversazione, mi ha risposto: “Grazie Mario, almeno qualcuno che pensa a me”. Guarda poi cosa è successo».

Le due famiglie erano legate anche dall’amore per gli animali. «Ci trovavamo sempre la mattina presto per portare fuori i cani a passeggio» racconta Mario Giorgiani, che con la coppia aveva instaurato un ottimo rapporto di vicinato. «Ci si dava sempre una mano. Se serviva, in loro assenza, tagliavo l’erba del giardino o annaffiavo le piante. Con Maurizio eravamo d’accordo di uscire a cena e gli avevo detto: “Se non c’è la Patrizia non vengo”», ricorda Giorgiani sorridendo amaramente.

A tracciare un ritratto di Maurizio, che ora lotta per la vita, è anche Sandra Conte, presidente dell’associazione Casa del Volontariato di Pordenone, a cui il settantatreenne dedica il proprio tempo libero. «Maurizio è un signore. Una persona corretta, disponibile e sempre cordiale. Da quando è andato in pensione dal lavoro, si è reso subito disponibile. Sono dispiaciuta per quanto accaduto».

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