Morta la psicologa Grazia Zuffa, si occupò di ricerca e diritti delle persone
Moglie dell’onorevole Franco Corleone, già garante dei detenuti e con il quale ha portato avanti diverse battaglie in Friuli, è mancata domenica
![Grazia Zuffa](https://images.messaggeroveneto.it/view/acePublic/alias/contentid/1h5ofduz67hmair0q6i/0/grazia-jpg.webp?f=16%3A9&w=840)
Ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla formazione nei campi di stupefacenti, droghe, dipendenze, giustizia, panorama carcerario e salute mentale.
La psicologa ed ex senatrice Grazia Zuffa, moglie dell’onorevole Franco Corleone, già garante dei detenuti e con il quale ha portato avanti diverse battaglie in Friuli, è mancata domenica, a Roma, città in cui la coppia abitava.
Lascia anche la figlia Irene e gli adorati nipoti. Zuffa, nata in Piemonte, ha vissuto a lungo in Toscana, dove ha insegnato Psicologia delle Tossicodipendenze nella Facoltà di Psicologia dell’Università di Firenze.
Ha diretto per oltre un decennio Fuoriluogo, il mensile sulla politica delle droghe e del carcere, pubblicato come inserto del quotidiano Il Manifesto.
Nel 1995 è stata tra le fondatrici dell’associazione Forum Droghe, di cui ha poi assunto la presidenza per anni.
Dal 2018 al gennaio 2025 ha guidato la Società della Ragione, associazione impegnata nel campo della giustizia, del carcere e dei diritti. Zuffa ha ricoperto molti incarichi istituzionali di rilievo: è stata, tra l’altro, membro del Comitato scientifico nazionale sulle droghe e le dipendenze presso il Ministero della Solidarietà sociale.
Aveva pubblicato anche numerosi saggi e articoli. Era legata anche al Friuli, in particolare a Timau, frazione di Paluzza, dove il marito aveva la casa materna.
Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio, il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo: «Zuffa – la ricorda – ha saputo offrire uno sguardo nuovo su tutto il carcere dall’ottica della soggettività femminile e si è impegnata per un sistema penitenziario capace di trasformare le persone “da custodire” in soggetti responsabili ».
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