Morte sospetta all’ospedale di San Vito, nove indagati

Informazioni di garanzia al personale medico e di corsia del reparto di medicina dopo l’esposto dei familiari di un pensionato di 79 anni con cui si chiede siano accertate le cause del decesso

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Sono nove, tra personale medico e di corsia del reparto di medicina dell’ospedale di San Vito al Tagliamento, gli iscritti sul registro degli indagati a seguito della morte, avvenuta il 24 luglio scorso, del settantanovenne Vittorio Alfenore. L’indagine è partita all’indomani del decesso del pensionato, avvenuto nell’ospedale di San Vito, sulla base di un esposto della famiglia. A marzo l’uomo era stato colto da un ictus ischemico. Dopo quindici giorni di degenza, era stato dimesso. Il 26 giugno si era verificata una ricaduta, con conseguente ricovero nel reparto di medicina. Il 10 luglio Vittorio Alfenore era ancora ricoverato in reparto. Si era alzato per recarsi ai servizi, dove era caduto a terra. Il compagno di stanza l’aveva soccorso. Era stato rimesso a letto, non erano state ipotizzate fratture. L’anziano lamentava dolori all’addome e scomparsa dell’appetito. Per i medici si trattava di conseguenze all’ictus: il 16 luglio era stato programmato il trasferimento in rsa. Ma a causa di un «quadro clinico complesso», la dimissione era stata sospesa. I dolori aumentavano. La famiglia aveva chiesto ulteriori accertamenti. Nei giorni successivi erano subentrate difficoltà respiratorie. Fino a quando la figlia aveva chiamato in ospedale il fratello: al suo arrivo, il padre era già morto. Era il 24 luglio. Il giorno dopo, l’esposto per chiedere di accertare le cause della morte del padre ed eventuali responsabilità.

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