Morti in casa di riposo, tre inchieste aperte: a Trieste la Procura chiede di riesumare la salma di un'anziana per l'autopsia

Aggiornamento ore 19. Le vittime in provincia di Pordenone. Sono due le nuove vittime in provincia di Pordenone. Si tratta di due donne morte in ospedale a Pordenone: la prima, classe 1934, era residente a Pinzano al Tagliamento. La seconda, 88 anni, ad Aviano.
Aggiornamento delle ore 18.30. Riaprono le toelettature per gli animali in Fvg. A seguito del provvedimento del Ministero della Salute, con circolare del 17 aprile, il dottor Manlio Palei, direttore del Servizio Prevenzione, Sicurezza alimentare e Sanità pubblica veterinaria del Friuli Venezia Giulia, ha disposto la riapertura dei centri di toelettatura per l’igiene e la pulizia degli amici a quattro zampe. Con le dovute precauzioni. Qui tutti i dettagli.
Aggiornamento ore 18.25. Due ospiti della casa di riposo di Tricesimo positivi al Covid-19. Nella residenza per anziani Nobili De Pilosio, che accoglie 80 anziani e impiega una sessantina di operatori, sono dunque scattati controlli e misure per l’isolamento. «Il primo caso è emerso in seguito al ricovero di uno di essi all’ospedale di Udine per accertamenti collegati a una patologia cronica. Sottoposto al tampone all’interno della struttura ospedaliera, il pensionato è risultato positivo al virus» è l’annuncio di Renato Barbalace, vicesindaco e assessore ai Servizi sanitari e Sociali. Qui l'approfondimento.
Aggiornamento ore 18. Fase 2 nella distribuzione dei buoni spesa, il Comune punta sul digitale. La giunta Fontanini ha accantonato i ticket cartacei scegliendo quelli virtuali: i beneficiari potranno così ricevere direttamente a casa tramite e-mail. I buoni hanno un valore complessivo di 321.900 euro. Si eviterà così alle persone di doversi spostare per raggiungere le sedi delle ex circoscrizioni. Senza contare l'impegno sul campo dei servizi sociali, ma anche di Polizia locale e volontari dell'Associazione nazionale carabinieri, che ora non sarà più necessario. Per tutti gli approfondimenti leggi qui.
Aggiornamento ore 17.30. Morti in casa di riposo, tre fascicoli aperti in regione. Inchieste sono state aperte nelle procure di Trieste, Udine e Pordenone - tre delle quattro province del Friuli Venezia Giulia per fare luce sui decessi di anziani ospiti nelle case di riposo della regione dopo il diffondersi dell'epidemia di Covid-19.
La magistratura triestina, guidata dal Procuratore Carlo Mastelloni, indagherebbe per il reato di procurata epidemia e il fascicolo sarebbe stato aperto a carico di ignoti, in seguito alla presentazione di un esposto. Gli ospiti della struttura triestina sono stati tutti nel frattempo trasferiti in altre realtà del territorio. Come scrive il Piccolo di Trieste, la Procura ha avviato accertamenti sulla morte della novantenne Maria Lombardi, ospitata all’Itis e deceduta l’8 aprile. L’anziana alloggiava alla Stella Alpina, la residenza della casa di riposo in cui nelle scorse settimane era stato registrato il primo contagio dal Sars-CoV-2. Il virus aveva poi infettato altri anziani dello stesso reparto. In questi giorni le forze dell’ordine hanno contattato il cimitero di Sant’Anna, dove è sepolta la signora, chiedendo informazioni finalizzate alla riesumazione della donna.
Ieri la conferma anche dell'apertura di un'altra inchiesta avviata dalla Procura di Pordenone, guidata dal Procuratore capo Raffaele Tito, per chiarire le cause della morte di una quindicina di persone nella casa di riposo di Castions di Zoppola e sull'attività del reparto Covid, individuato nell'ex Hospice di San Vito al Tagliamento, in cui sono morti quattro ospiti.
Omicidio colposo plurimo, a carico di ignoti, il reato che sarebbe stato in questo caso ipotizzato nell'indagine avviata d'ufficio. È partita d'ufficio, prima dell'arrivo di possibili esposti di parenti, anche l'indagine della Procura di Udine, senza indagati e senza ipotesi di reato.
Aggiornamento ore 16.40. La situazione in Fvg. I casi accertati positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 2.858, con un incremento di 41 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 1.111, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negative al tampone) sono 356.
Sono 10 i decessi in più rispetto alla comunicazione di ieri, che portano a 256 il numero complessivo di morti da Covid-19. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova.
Per quanto riguarda i decessi, quello di Trieste è il territorio più colpito (133 casi); seguono Udine (66), Pordenone (53) e Gorizia (4). Relativamente ai casi positivi, l'area triestina registra 1.152 infettati; seguono Udine con 931, Pordenone con 607 e Gorizia con 164. A questi si sommano 4 persone non residenti in regione.
Sono 18 i pazienti che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i ricoverati in altri reparti risultano essere 138 e le persone in isolamento domiciliare sono 979.
CORONAVIRUS, I DATI
Aggiornamento ore 15. I padri potranno assistere al momento del parto. "I futuri padri possono essere ammessi nelle sale parto, solo al momento del parto e non durante l'intero travaglio, purché sia garantito il rispetto delle misure di sicurezza adottate per evitare la diffusione del Covid-19, garantendo così la tutela della salute della partoriente, del neonato e del personale sanitario". Lo ha confermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Qui tutti i dettagli.
Aggiornamento ore 14. Undici milioni ai comuni del Fvg. "Undici milioni di euro per sostenere i Comuni del Friuli Venezia Giulia, enti in prima linea nell'attuale fase di emergenza epidemiologica, che necessitano di liquidità per fronteggiare la progressiva diminuzione di entrate nei loro bilanci, dovuta alla grave e imprevista crisi economica legata al Covid-19".
È quanto ha annunciato l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, anticipando alcuni contenuti del disegno di legge che presenterà domani in Giunta regionale e che contiene una serie di disposizioni urgenti, in materia di autonomie locali e funzione pubblica, legate all'attuale situazione emergenziale.
"Si tratta di risorse già assegnate alle Amministrazioni locali e vincolate a investimenti non ancora realizzati - ha spiegato l'assessore - che, in un'ottica di maggiore efficienza dell'azione pubblica, intendiamo liberare dall'originaria destinazione affinché i sindaci ne possano disporre tempestivamente per affrontare necessità ed esigenze urgenti, a vantaggio della comunità. Sarà possibile anche l'utilizzo di risorse in parte corrente, per mitigare gli effetti di una situazione che colpisce gli enti pubblici, incide sui loro bilanci e paventa il rischio di una crisi di liquidità". "Il provvedimento - ha precisato l'assessore - non pregiudica la futura realizzazione degli interventi originariamente programmati e per i quali erano state stanziate le risorse. Una volta superata l'attuale emergenza, i Comuni ancora interessati potranno proseguire nell'iter di attuazione".
"Con l'obiettivo di alleggerire i carichi amministrativi - ha concluso l'assessore - il disegno di legge prevede una serie di proroghe rispetto ad alcune scadenze che gli enti locali non riuscirebbero a rispettare, tanto nel processo per il superamento delle Unioni territoriali intercomunali, quanto nel procedimento per la nomina dei componenti degli organi di revisione dei Comuni e delle Unioni territoriali intercomunali. Vengono inoltre snelliti i procedimenti per la trasformazione e il superamento delle Unioni territoriali intercomunali".
Aggiornamento ore 13.45. Da Confesercenti Udine è partito l'appello al Comune. Si chiede di mettere in campo una serie di azioni che dimostrino «un'attenzione speciale per le micro e piccole attività, particolarmente a rischio». Lo ha sottolineato il presidente. Marco Zoratti. «È indispensabile - ha dichiarato - che il Comune attui gli strumenti per aiutare le attività, molto provate dall'emergenza pandemica, ad affrontare la fase 2».
Sono tre le proposte avanzate da Confesercenti Udine. «Innanzitutto che venga azzerato, fino al 31 dicembre, il pagamento del Cosap e che venga data la possibilità agli esercenti di ampliare il più possibile i plateatici esterni». Inoltre, «di prevedere un rimborso, per costi di trasporto e di attrezzature, a tutte le aziende impegnate a offrire la consegna a domicilio». Infine «che siano utilizzati i fondi disponibili per abbellire le piazze di Udine, incentivando il turismo e migliorando i servizi per chi frequenta la città».
Aggiornamento ore 12.45. Continuano i controli in regione. Sono 4.211 le persone controllate nella giornata di mercoledì 22 aprile in Friuli Venezia Giulia dalle forze dell'ordine nell'ambito degli accertamenti per il rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. Di queste, 144 sono state sanzionate e 2 sono state denunciate per falsa attestazione. Altre 11 persone sono stete denunciate per altri reati. Lo rilevano i dati diffusi dalla Prefettura di Trieste. Sempre mercoledì 22 aprile sono stati controllati anche 1.195 esercizi commerciali: 6 titolari di attività sono stati sanzionati.
A Pordenone su 768 persone controllate sono state sanzionate in 30. Delle 285 attività sottoposte a verifiche è scattata solo una multa.
Aggiornamento ore 11.30. La bozza per la riapertura dei trasporti. Per tutti i passeggeri l'obbligo di tenere guanti e mascherina per tutta la durata del volo aereo; nel caso dei treni e bus, invece, la possibilità di eliminare il controllo dei biglietti e la vendita a bordo: sono queste alcune delle misure, previste in una bozza di lavoro del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la Fase 2 relativa alla regolamentazione anti contagio da Coronavirus nel settore del trasporto.
C'è anche la possibilità di utilizzare la 'leva tariffaria” ovvero il diverso prezzo dei biglietti per evitare ogni tipo di assembramento nel trasporto pubblico nella bozza di lavoro del ministero dei Trasporti alla cabina di regia della Fase 2. L'obiettivo è evitare ogni tipo di assembramento, e dunque, con una «eventuale applicazione di leve tariffarie per distribuire la domanda», ovvero con tariffe diverse a seconda dell'orario.
Tra le altre misure previste, distanziamento, percorsi separati per ingresso e uscita dai mezzi pubblici e anche dalle stazioni, con la creazione di percorsi “a senso unico”, dispenser con igienizzanti, ma anche l'eliminazione il più possibile dei biglietti cartacei sostituiti da quelli elettronici. Qui tutti i dettagli.
Aggiornamento ore 10.30. Sale a 61 il bilancio delle vittime in Friuli in casa di riposo. Alcune strutture sono riuscite a mettersi al riparo dal mostro, sbarrando gli ingressi quando il Covid-19 non si chiamava neppure così e il coronavirus pareva un affare della Cina. Altri hanno dovuto alzare bandiera bianca, fare i conti con la rivoluzione degli spazi, assistere al contagio dei propri operatori. E piangere i morti, tra i più fragili. In Friuli un decesso su due si è registrato in casa di riposo, dove hanno perso la vita 61 anziani, assommando quelli deceduti alla Rovere Bianchi di Mortegliano (19), alla Micoli Toscano di Castions di Zoppola (16), alla Matteo Brunetti di Paluzza (12), alla Chiabà di San Giorgio di Nogaro (8), alla Muner De Giudici di Pradamano (5) e alla Asp Carnia di Tolmezzo (1). Qui il nostro memoriale.
Aggiornamento ore 9.15. Emigrante friulano muore a Parigi. Il coronavirus se l’è portato via a 83 anni in Francia, ma a Campolessi di Gemona non si dimenticano di quando nel 1976 arrivò con una roulotte, per aiutare i suoi sfollati. È mancato lunedì, in una casa di riposo di Parigi, Renato Cragnolini, gemonese emigrante da una vita, ma che aveva sempre mantenuto rapporti stretti con la sua Gemona. Classe 1936, Renato Cragnolini avrebbe compiuto 84 anni a dicembre. Qui la sua storia.
Aggiornamento ore 9. Le vittime in Friuli. La lotta al virus continua. Nel giro di 24 ore si sono spente altre quattro vite. Lacrime per due ospiti della casa di riposo di Castions di Zoppola, una all’hospice di San Vito al Tagliamento e una a Caneva, dove ha perso la vita un imprenditore della compagnia che giocava a carte nella sede dell’Associazione ex minatori, chiusa dopo i primi casi di virus in Veneto. Sempre, però, è arrivata anche la notizia della prima giornata con zero nuovi contagi in provincia di Pordenone. Qui le vittime in provincia di Pordenone.
Aggiornamento ore 8. Nessun positivo in casa di riposo a Udine. Sono tutti negativi al Coronavirus i 91 degenti della residenza per anziani "Sant'Anna", di via Achille Tellini. Erano stati sottoposti al tampone lunedì. Lo ha fatto sapere l'equipe infermieristica della struttura, gestita da @Nord Consorzio di Cooperative - Cooperativa Sociale, contattando telefonicamente le famiglie degli ospiti nell'impegno di tenerli costantemente aggiornati e partecipi sulla quotidianità dei loro cari.
Venerdì scorso i controlli erano stati eseguiti anche ai 53 operatori sociosanitari che lavorano nella struttura: anche in quel caso avevano dato esisto negativo. La seconda buona notizia che fa tirare un sospiro di sollievo, in un momento in cui le case di riposo sono le strutture più colpite da morti e contagi per Covid-19. La residenza - coordinata da Adina Bruma - fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria ha messo in campo tutte precauzioni necessarie, adottando misure ordinarie e straordinarie per blindare la diffusione del virus.
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