Morto a 72 anni Adriano Volpe guardiano del faro sul Bernadia

TARCENTO
È morto il guardiano del faro sul Bernadia, sulla cui cima ora brilla “la luce di Adriano”.
Venerdì a Tarcento sono stati celebrati i funerali di Adriano Volpe, 72 anni, storico rappresentante delle penne nere del paese, attivo nel gruppo Ana Val Torre, mancato improvvisamente mercoledì. Noto per la sua vicinanza al mondo degli alpini, in passato lui stesso inserito nell’8° nel battaglione Gemona, Adriano Volpe a Tarcento era conosciuto per la grande attenzione e cura che nella sua vita ha prestato nei confronti del noto monumento a ricordo degli alpini caduti in tutte le guerre costruito nel 1958 sul Bernadia, con la forma di una penna mozza.
Adriano Volpe era il custode di quel monumento, al quale prestava tutte le sue attenzioni perché fosse tenuto nel modo migliore. «Ho un bel ricordo di lui da quando, una ventina di anni fa, mi ha proposto di rifare l’impianto elettrico e l’impianto parafulmini del faro: io e il faro siamo di classe e l’entusiasmo e la passione di Adriano mi hanno contagiato».
Così lo ricorda l’amico penna nera e imprenditore Mauro Pinosa, che lo aveva conosciuto 20 anni fa; ma è facile pensare che Volpe abbia cominciato molto prima a occuparsi del monumento ai caduti, forse addirittura quando fu inaugurato. Fatto sta che se già allora Adriano si era speso per far rimettere a posto quel monumento, anche ultimamente aveva lavorato molto per la sistemazione di una nuova lampada: il suo obiettivo era sostituire l’ormai obsoleto faro donato dalla Marina militare con una moderna fonte a led.
Assieme al capogruppo Ana Ambrogio Balzarotti, tecnico specializzato in impianti di illuminazione, avevano fatto diverse prove posizionando la nuova lampada sul Bernadia e spostandosi sul territorio friulano per verificare che quella luce si potesse vedere anche da molti chilometri di distanza. Avevano fatto tante prove nelle ultime settimane e alla fine avevano trovato la soluzione. Ora, l’obiettivo di Adriano Volpe era ridare a quel monumento una lampada nuova per l’adunata alpina di settembre, ma il suo cuore ha smesso di battere prima.
Di fronte a ciò, l’amico Ambrogio ha lavorato duramente giovedì scorso affinché quella lampada fosse sistemata sul faro prima di venerdì, quando si è svolta la cerimonia con la quale è stato dato l’ultimo saluto ad Adriano.
Alla fine, grazie all’affetto che ha mosso Ambrogio, Adriano se n’è andato portando a termine anche l’ultimo degli impegni che si era preso verso quel monumento in tutta la sua vita.
Muratore e lavoratore molto abile, Adriano Volpe è stato emigrante per lavoro nella prima parte della sua vita per tornare in seguito a Tarcento dove prima ha lavorato per una impresa edile e nell’ultimo periodo per la Sirti.
Lascia il figlio Michele, la moglie Iole e la sorella Miriam. —
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