Morto a 96 anni il chimico e preside Marcello Modena

Pordenone, fu uno dei primi laureati in chimica a operare in Friuli Venezia Giulia: per 16 anni lavorò nei laboratori chimici della miniera di Cave del Predil

PORDENONE. Addio a Marcello Modena. Il chimico, insegnante e poi preside è morto a 96 anni. Era da tempo ospite alla casa di riposo di San Vito. Ha dedicato una vita all’insegnamento. Lascia nel dolore cinque figli, oltre a diversi nipoti. I funerali saranno celebrati mercoledì, alle 10.30, nel duomo di San Vito.

Originario di Oppeano, nel Veronese, Marcello Modena fu uno dei primi laureati in chimica a operare in Friuli Venezia Giulia. Frequentò il collegio dei salesiani a Verona e poi condusse brillantemente a termine gli studi accademici all’università di Bologna.

Dalla città felsinea si trasferì in Friuli Venezia Giulia, dove per 16 anni lavorò nei laboratori chimici della miniera di Cave del Predil. Quindi si spostò nel 1962 in provincia di Pordenone, avviandosi a una lunga carriera di insegnante e preside.

Al Kennedy avviò con successo il primo laboratorio chimico dell’istituto. Nel contempo dirigeva un altro laboratorio di chimica, in un altro istituto denominato Kennedy, ma a Udine. Operò anche nel laboratorio chimico di via De Paoli, a Pordenone, dove svolgeva analisi per le Fonderie.

Nel 1972 rimase vedovo per la prematura morte della moglie Rosetta Contarini. Si trasferì a Porcia, assieme ai figli Clara, Lucia, Roberto, Giorgio e Carlo. «Fu un periodo duro – ricorda l’ultimogenito Carlo –, mio padre però fu eccezionale nel tenere la famiglia unita. E’ stato un uomo esemplare anche da questo punto di vista».

Nell’insegnamento conobbe una “seconda giovinezza”. Infatti nel suo curriculum si possono annoverare esperienze come professore di matematica e scienze all’Istituto per geometri di Pordenone, come preside al Kennedy, insegnante e preside alle scuole medie di Porcia e Valvasone e alla scuola Giovanni Antonio di Pordenone prima della pensione.

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