Morto Niculescu, il docente universitario che portò in Friuli la cultura romena

Nato nel 1928, fu uno stimato docente dell’Università di Udine. Oppositore del regime di Ceaușescu, era fuggito dal suo Paese negli anni Cinquanta

Silvia Urizzi
Alexandru Niculescu, morto a Parigi a 96 anni
Alexandru Niculescu, morto a Parigi a 96 anni

Si è spento domenica 22 dicembre a Parigi, nel 35º anniversario della caduta del regime di Ceaușescu, Alexandru Niculescu. Nato nel 1928, fu fondatore della cattedra di Lingua e letteratura romena all’Università di Udine. Professore, linguista, poetologo, filosofo, storico della lingua romena, Niculescu è considerato una delle figure di maggior spicco nel panorama della romenistica mondiale.

Allievo degli illustri romanisti Alexandru Rosetti e Iorgu Iordan, è stato docente e preside dell’Università di Bucarest, dove ha continuato a insegnare linguistica romanza e rumena fino agli anni ’50, periodo in cui è stato costretto ad abbandonare il suo Paese e a chiedere asilo politico in Francia.

In seguito, ha instaurato numerose collaborazioni con prestigiosi atenei europei e internazionali, è stato visiting professor all’Università di Vienna (1963-1965), lettore di lingua e cultura rumena a Padova e professore associato all’Università di Parigi IV–Sorbona (1980).

Nel 1986, Niculescu arrivò a Udine dove fondò la prima cattedra di Lingua e letteratura romena dell’ateneo, grazie anche all’appoggio dell’allora rettore Roberto Gusmani. Il corso, fin dalle sue origini considerato un’eccellenza, rappresenta oggi uno dei principali centri per l’insegnamento degli studi di romenistica in Italia.

Continuò a insegnare a Udine fino al suo pensionamento, avvenuto nel 2002, quando l’allora ministra dell’Istruzione, Letizia Moratti lo nominerà professore emerito. I rapporti con la città proseguiranno anche negli anni successivi grazie all’organizzazione di importanti convegni.

Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale ed è stato tra i fondatori e il primo presidente dell’Associazione italiana di romenistica. Da sempre convinto sostenitore dell’importanza dello scambio interculturale, il professore si è sempre battuto per la libertà dei popoli e del pensiero, dando appoggio e accoglienza a insegnanti, intellettuali, autori e filosofi dissidenti facendo da ponte tra la cultura dei popoli dell’Est e quella italiana.

Il suo contributo è stato molto prezioso soprattutto in un periodo in cui la Romania era vessata da un regime che sopprimeva i diritti e le libertà, come pure nel delicato periodo di transizione verso la democrazia del suo Paese.

A Udine, Niculescu ha formato decine di studenti che oggi lo ricordano con affetto e riconoscenza. Fra questi, Alessandro Zuliani, attuale docente di lingua e letteratura romena dell’università di Udine: «Il professor Niculescu sarebbe felice di sapere che un suo ex allievo sta proseguendo quello che lui aveva iniziato. Nicolescu è sempre stato convinto che il corso di romeno dovesse proseguire come laboratorio di formazione per i giovani».

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