Morto don Tonolo, fondatore dell’Iripes

Il salesiano aveva 87 anni. I collaboratori: «Ha arricchito Pordenone». I funerali saranno celebrati sabato al Don Bosco

Chiara Benotti
Don Giorgio Tonolo
Don Giorgio Tonolo

È mancato mercoledì 12 febbraio don Giorgio Tonolo. Era un salesiano speciale a Pordenone, che ha dedicato la vita alla missione cristiana, sempre incentrata sui valori delle relazioni educative e sociali.

«A 87 anni don Giorgio si è spento all’hospice Via di Natale di Aviano, sempre sereno e testimone della fede».

Don Livio Mattivi, direttore del collegio salesiano in viale Grigoletti, ha ricordato l’opera e l’impegno del grande sacerdote, fondatore dell’Iripes e la città si stringe nel cordoglio alla comunità salesiana.

L’ultimo ricordo è la grande festa per don Giorgio, celebrata nel 2023 da oltre cento amici e collaboratori per le opere e i giorni dedicati alla pastorale della famiglia e all’educazione.

«Un impegno che ho sempre condiviso con la comunità a Pordenone – aveva ringraziato don Giorgio dall’altare del Don Bosco – nell’istituto Iripes. Spero che tanti raccolgano la nostra eredità». Tanti applausi e commozione sulle tracce dei ricordi di tanti progetti educativi, per le famiglie, per l’educazione e con il valore della persona sempre al centro.

«Don Giorgio ci ha aiutato – ha detto Rosanna Mascarin con gli altri amici – ad affrontare i temi della crescita, della vita familiare, della persona e della convivenza in gruppo. Gli siamo tanto riconoscenti».

Il sacerdote di 87 anni ha fondato nel 1971 l’Istituto ricerche e interventi in psicologia educativa e della socializzazione per attività a favore di bambini, ragazzi, delle coppie e delle famiglie: l’Iripes era attivo con un team di psicologi e psicoterapeuti.

«Corsi per gli studenti, le famiglie, i gruppi di lavoro e consulenze psicologiche – hanno ricordato i collaboratori – L’esperienza di don Giorgio ha profondamento arricchito la nostra città».

Due anni fa il sacerdote salesiano aveva progettato, in team con tanti partner “Oltre i vetri: nonni in casa”, per contrastare l’isolamento e la solitudine nella terza e quarta età.

Il lascito Maccaferri ha dato gambe a questo progetto nell’arco di cinque anni, fino al 2028: per entrare nelle case delle persone anziane sole e prendersene cura.

Don Tonolo non si è mai fermato e con altre associazioni, con le istituzioni nel territorio e volontari ha promosso la solidarietà cristiana, l’ascolto e l’attenzione: contro le zone opache della marginalità. L’attenzione particolare per le coppie e la famiglia da “salvare” era al centro dell’attività del prete salesiano.

L’ultimo saluto a don Giorgio sarà questo sabato alle 10, nella chiesa in viale Grigoletti.

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