Addio a Gino Bidini: attivo in politica, ideò a Codroipo i Festival dell’Avanti

Aveva 70 anni, fatale un malore. È stato a lungo consigliere della Pro loco Villa Manin

Viviana Zamarian
Gino Bidini aveva 70 anni. A destra una veduta di Villa Manin
Gino Bidini aveva 70 anni. A destra una veduta di Villa Manin

La politica intesa come impegno sociale, come partecipazione attiva alla vita della comunità, come impegno civile, quotidiano. Per Gino Bidini rappresentava tutto questo. Un malore che l’ha colto nel sonno nella sua casa se l’è portato via a 70 anni.

E ora a Codroipo sono in tanti a ricordarlo, durante la sua attività come consigliere comunale con il partito socialista, lui promotore dei primi Festival dell’Avanti, e per lungo tempo consigliere della Pro loco Villa Manin dove aveva ricoperto l’incarico, come ricorda l’assessore Daniele Cordovado con cui aveva condiviso questa esperienza, di responsabile del personale della dimora dogale (gestita al tempo dalla stessa Pro loco).

«Molti di noi che hanno vissuto le vicende della Codroipo degli anni Settanta – afferma il sindaco Guido Nardini – ricordano il suo impegno all’interno della Pro loco Villa Manin e poi nel consiglio comunale di Codroipo. Non è un mistero la sua grande fede socialista: già alle medie lo ricordo con “l’Avanti” sottobraccio e nei comizi in piazza era veemente, spontaneo e genuino. Con la stessa energia organizzava il Festival dell’Avanti in piazza Giardini».

La sua vicenda umana e politica «rientra in una stagione della nostra Repubblica – prosegue il primo cittadino – in cui partecipazione, coinvolgimento e ruolo dei partiti erano davvero fattivi e sentiti e, con la gavetta, ciascuno poteva raggiungere ruoli decisionali importanti. Lo ricorderemo a bordo della sua inseparabile bicicletta sulla quale lo abbiamo visto fino a pochi giorni fa. Ci stringiamo alla famiglia e ai suoi amici».

A ricordare Bidini è anche il professor Alberto Travain. «Era un vero “personaggio” – dice – come lo definiscono i suoi conterranei. Vorrei ringraziarlo per aver richiamato la mia attenzione sulla storia e i beni culturali di Codroipo e rendergli omaggio per essere stato la mia prima finestra sulle memorie della sua città che ho iniziato scoprire e promuovere, innanzitutto tra i miei alunni, che certamente devono aprirsi al mondo ma saperlo guardare scientemente e orgogliosamente dall’alto del campanile dell’antichissima loro pieve. Gino mi fu accanto anche nel tentativo sperimentale di restituire identità propria al Borgo stazione codroipese, coetaneo asburgico di quello udinese».

Bidini, che lascia la mamma Aristea e la sorella Liviana – sarà salutato lunedì 20 gennaio, alle 15, nel cimitero di Codroipo.

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