Morto il dottor D’Andrea ex primario di ostetricia

GEMONA. Il dottor Alessandro D’Andrea, ex primario di ostetricia all’ospedale di Cividale, all’età di 81 anni è mancato all’affetto dei suoi cari. Figlio del noto Domenico D’Andrea, primario di...

GEMONA. Il dottor Alessandro D’Andrea, ex primario di ostetricia all’ospedale di Cividale, all’età di 81 anni è mancato all’affetto dei suoi cari.

Figlio del noto Domenico D’Andrea, primario di medicina e direttore sanitario all’ospedale gemonese di San Michele, Alessandro aveva seguito le orme del padre. Laureatosi in medicina, ha portto a termine la specialità a Udine, dove ha iniziato la sua carriera. Approdato infine al nosocomio cividalese, ha ricoperto per molti anni il ruolo di primario di ostetricia. Era quindi molto conosciuto nell’area del Cividalese dove ha operato fino alla chiusura del reparto avvenuta negli anni Ottanta.

Il dottor Vincenzo Salvatorelli, primario e direttore sanitario del San Michele fino a non molti anni fa, aveva lavorato proprio sotto la direzione del padre Domenico D’Andrea. Dell’amico e collega, Salvatorelli ricorda: «Alessandro era un valente professionista nella specialità di ostetricia. Dopo la chiusura del relativo reparto cividalese, era andato in quiescenza, potendo svolgere per diversi anni la libera professione. Due erano le sue grandi passioni: la caccia e i viaggi. A volte, quando mi trovavo all’estero per motivi di studio, mi capitava di incontrarlo. Ricordo che l’Africa era una delle sue destinazioni preferite e che amava avventurarsi in safari: era davvero un viaggiatore per diletto e un buon cacciatore». Il dottor Luigi Tagliani, ex primario di ginecologia al San Michele, conserva un ricordo particolare di lui risalente al post terremoto, quando l’ospedale gemonese era ancora ospitato nelle tende. In quell’occasione, riporta Tagliani, il medico D’Andrea era giunto all’ospedale allestito in urgenza per visitare alcuni pazienti. I funerali si terranno domani alle 14.30 nel duomo del centro pedemontano. Saranno certamente in tanti a volergli tributare l’ultimo saluto. (gy.g.)

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