Morto l’autista mancano pure i fondi 30 bimbi senza bus

San Giorgio di Nogaro, soppresso il trasporto alle primarie. Avviata una raccolta di firme: servizio utile per le frazioni

SAN GIORGIO DI NOGARO. Una trentina di bambini delle scuola primaria di San Giorgio di Nogaro è rimasta senza il servizio di scuolabus per l’anno scolastico 2013-2014 per la decisione dell’amministrazione comunale di sopprimere diverse fermate periferiche a causa della spending review. E i genitori hanno avviato una petizione. La soppressione delle fermate è dovuta anche all’improvviso decesso di uno degli autisti, avvenuta qualche tempo fa: una sostituazione di fatto impossibile per l’amministrazione.

La decisione di avviare una petizione da inviare al sindaco, Pietro Del Frate, e all’Ufficio tecnico del Comune di San Giorgio è maturata dopo l’incontro “infruttuoso” tra i genitori e il vicesindaco Daniele Salvador e la consigliera Scuola Antonella Xodo.

Nel documento i genitori dei bambini che fruivano del servizio chiedono «il ripristino del passaggio dello scuolabus nelle fermate soppresse di via Del Macello, via Isonzo, Via Gjaidis, zona Peep, Zellina-Consorzio, e via Melaria. In alternativa si tengano conto delle proposte avanzate nella riunione: revisione di tutte le fermate e modifica di alcune di esse per non gravare troppo su alcuni utenti che, si sottolinea, sono della scuola primaria».

Secondo quanto affermano i genitori, il vicesindaco Salvador e la consigliera Xodo hanno motivato tra le cause, oltre al problema delle scarse risorse, anche la mancanza di un autista, deceduto improvvisamente pochi mesi fa, e non sostituito. Ma il problema, affermano i genitori, sarebbe risolvibile: basterebbe far prendere ad uno dei dipendenti la patente per il trasporto pubblico

La petizioneè sostenuta on line anche dal consigliere di minoranza Enzo Bertoldi, il quale afferma: «Dato che non si tratta solo di un problema di risorse, ma soprattutto di organizzazione della macchina amministrativa per garantire il servizio che comunque da qualche anno viene pagato dai genitori, noi sosteniamo la raccolta di firme spontanea organizzata dai genitori stessi. Invitiamo gli altri genitori a firmare la petizione anche in solidarietà con le famiglia che dovranno subire il disagio».

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