Morto lo storico tipografo Obici

Uomo di grande dignità, si è distinto nella solidarietà e nell’associazionismo

di Enri Lisetto

Si è spento l’altra sera all’ospedale di San Vito al Tagliamento, a seguito di una grave malattia, Amedeo Obici, per tutti Ennio, storico imprenditore pordenonese di 81 anni, residente in via Trento dove si era trasferito, in gioventù, dalla casa natale di viale Grigoletti.

Obici aveva cominciato a lavorare come lattoniere idraulico, negli anni Cinquanta, da Zorzit, in Contrada Maggiore, passando poi, come dirigente, alla tipografia Rambaldo Savio, in vicolo degli Operai, dove ora si trova la sede del Fiume. L’azienda col tempo era cresciuta e maturata esperienza nel settore, Obici aveva aperto con un socio la Tipolitografia Grigoletti, nell’omonimo viale cittadino. Nella tipografia venivano stampati tutti i santini elettorali dei vari candidati e partiti di Pordenone in occasione delle consultazioni.

Accanto al lavoro, spese molto tempo per i più deboli, dedicandosi con grande amore paterno ai figli Aurelio e Filomena, assieme alla moglie Angelina Piovesana, venuta a mancare nel 2008.

Vicino alla Dc, viveva la proverbiale Pordenone di Maurizio Lucchetta, di Trivelli e di Sartor, di Isidoro Martin, della società Tut (Tutti per uno, uno per tutti) ovvero il piccolo risparmio dei commercianti del centro, della Propordenone. Era suo concorrente eppure era un suo grande amico Luciano Domini, proprietario della Geap di Borgomeduna, oggi Savioprint.

Quando i sintomi della malattia gli hanno fatto presagire che presto l’avrebbero vinto, non ha esitato ad alzare la cornetta e a chiamare gli amici di sempre, per ringraziarli dell’amicizia e per congedarsi da questa vita. «Grazie per quello che avete fatto per me», ha detto, lui che per gli altri ha fatto molto. A suo padre Giuseppe, alpino iscritto all’Ana come lui, aveva dedicato un libro.

I funerali di Amedeo Obici si svolgeranno domani alle 15 nella parrocchia di San Giorgio; successivamente nel cimitero di via Cappuccini verrà tumulato in attesa della cremazione. Le sue ceneri e quelle della moglie, per sua volontà, verranno quindi deposte nella tomba dove riposano i suoi genitori.

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