Morto Mauro Sentinelli presidente per un anno di Onda Communication Ideò le carte ricaricabili

il ricordo
Enri Lisetto
Inventò le carte telefoniche prepagate Tim Card che gli valsero il titolo di “uomo marketing dell’anno”, introdusse in Italia la tecnologia che permise di scambiarsi sms e mms, manager dal 1974 di Sip, Tim (di cui fu direttore generale) e Telecom, presidente di Onda Communication, azienda di Roveredo in Piano produttrice di cellulari e chiavette. L’ingegnere elettronico Mauro Sentinelli, 74 anni, è morto l’altra sera, colto da infarto nella sua residenza romana.
Tra i padri della telefonia mobile, fu presidente mondiale del gruppo che scelse il Gsm per i cellulari.
Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, lo ricorda così: «Un grande visionario e pioniere della telefonia mobile, fece diventare Tim secondo player mondiale, avendo conquistato metà mercato spagnolo e turco, con partecipate in Austria e Repubblica Ceca e dominio in Sud America».
Introdusse la tecnologia Gprs che consentì un’accelerazione nello scambio di traffico dati, aprendo le porte a sms e mms, quindi 3G, 4G e ora 5G. «Fu l’inventore del prepagato, oggi a diffusione universale. Tim era fucina di una filiera di industria di telecomunicazioni di cui faceva parte Telit» di cui Agrusti era direttore commerciale e generale. «Onda – ricorda – fu una costola di Telit che sviluppò la tecnologia wireless. Fu Mauro Sentinelli a indirizzare la scelta industriale di Onda verso questo comparto». Nel 2005 lasciò Telecom, nel marzo 2009 divenne presidente di Onda Communication sino allo stesso mese del 2010, quando venne richiamato nel cda della compagnia di telecomunicazioni.
«Ho un ricordo straordinario di Mauro – prosegue Agrusti – una persona insuperabile, intelligente, mite, capace di costruire una squadra competente. Lo conobbi in Telit grazie al fondatore Massimo Zanzi. All’epoca l’Italia era molto avanti nella tecnologia delle telecomunicazioni. E Mauro aveva ben chiaro il livello della competizione mondiale. Erano i tempi in cui i cinesi giocavano con lo Shanghai e l’Europa e l’Italia erano leader».
L’ingegnere elettronico fece discutere tutta l’Italia quando, nel 2012, guidava la classifica dei pensionati Inps: 90 mila 246 euro al mese lordi. L’importo che un pensionato minimo prendeva in un anno, lui lo incassava in 48 ore. Si glissava, però, sul fatto che solo negli ultimi quattro anni di carriera il manager avesse versato all’Inps oltre 7 milioni di euro di contributi.
La notizia della scomparsa del manager arriva ad Agrusti nel giorno in cui Onda riparte in Austria dopo il lockdown: «Ho due sentimenti opposti. Non è più una mia. Vedere che continua, significa però che quell’idea sopravvive ed è focalizzata sullo stesso concetto: piccoli, ma avanti». —
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