Morto Ruggero Bondino, il tenore di Verdi

Originario di Pavia di Udine e protagonista di quella generazione di tenori e voci liriche friulane che si presero la scena tra gli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta. Aveva 89 anni, dal 1985 viveva in Svizzera. Interpretò 11 opere del compositore parmense, si esibì alla Scala e all’estero

UDINE. La sua è stata una carriera prestigiosa, costellata di esibizioni su alcuni dei più prestigiosi palcoscenici italiani e internazionali. L’ultimo atto, però, è arrivato ieri mattina, quando a far scendere per l’ultima volta il sipario è stato un malore.

È morto sabato 8 giugno a Lugnano, dove risiedeva dal 1985, Guerrino Ruggero Bondino, originario di Pavia di Udine e protagonista di quella generazione di tenori e voci liriche friulane che si presero la scena tra gli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta: oltre a quello di Bondino, infatti, in quel trentennio sulle copertine c’erano anche i “bassi” Plinio Clabazzi (al quale è stato dedicato il teatro di Sedegliano) e Bonaldo Giaiotti (di Ziracco), il baritono Alfredo Mariotti (di Romans di Varmo) e il tenore Arduino Zamaro, di Pradamano.

Guerrino Ruggero Bondino, Nino per amici e familiari (come ricorda il libro “Voci liriche del Friuli” di Bruno Rossi) era nato a Risano di Pavia di Udine il 14 dicembre 1930. Figlio di Giovanni e Mafalda Lirussi, inizia cantando durante le funzioni religiose. Nel 1951 si dedica allo studio del canto a Udine, con Ada Crainz, proseguendo il suo percorso a Milano.

Nel 1957 vince il concorso per giovani cantanti organizzato dall’associazione lirica e concertistica italiana, debuttando il 19 febbraio del 1957 in Cavalleria Rusticana a Sesto San Giovanni. Inizia così una carriera che lo porterà ad esibirsi non solo nei più importanti teatri italiani, ma anche in Spagna, Portogallo, Germania, Francia, Giappone, Brasile e Canada, partecipando anche a trasmissioni radiofoniche e televisive.

È stato interprete di 47 opere liriche, ma quelle più congeniali al suo talento sono sempre state le opere verdiane, di cui in carriera ne interpretò 11. Nel 1962 Bondino fu oggetto di vivaci manifestazioni di dissenso durante la rappresentazione de La Traviata al Teatro Regio di Parma. Polemiche che, comunque, diedero popolarità al tenore di Risano, che ottenne la rivincita sul palco l’anno seguente, con il clamoroso successo della sua La Bohème, al Teatro Comunale di Bologna.

Nel 1965 la consacrazione con Clitennestra di Ildebrando Pizzetti al teatro alla Scala di Milano. Il 5 dicembre 1961 sposa a Londra l’anglo-irlandese Diana Louise Edge, mancata nel 1975. Nel 1978 gli fu conferita con decreto del presidente Sandro Pertini l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana” e nel 1980 il Premi Friûl “Aquila d’Oro”.

Il 14 dicembre 1978 sposa Christa-Maria Loosen, originaria della Renania, dalla quale ha avuto due figlie: Manuela e Nicole. Dal 1985, una volta ritiratosi dal palcoscenico per problemi di salute, viveva a Lugano. Il 2 agosto 1997 la città di Udine gli ha dedicato una serata d’onore e un concerto lirico in piazza San Giacomo, con la consegna del “Sigillo della Città” da parte del Comune.

Il funerale sarà celebrato martedì, alle 11, a Lugano.
 

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