Movida sino all’una a giugno, via libera

Pordenone, passa la sperimentazione. E nel dibattito Giannelli denuncia: in piazza si gioca a calcio con pietre divelte come porte

PORDENONE. Alla fine è stata approvata con 31 voti a favore, tre contrari (i rappresentanti di Forza Italia Walter De Bortoli, Franco Dal Mas e Franco Giannelli) e due astenuti (l’altro forzista Andrea Cabibbo e Mara Piccin della Lega Nord) la delibera sulla “movida”, proposta trasversalmente al consiglio comunale da Emanuele Loperfido di Fratelli d’Italia, Riccardo Piccinato della Lega Nord, Marco Salvador del Fiume e Fausto Tomasello del Pd. Non hanno partecipato al voto Giovanni Del Ben di Idv-Sel e Mauro Tavella di Nuova Pordenone.

Gli emendamenti. Sono stati messi ai voti anche tre emendamenti. Parere favorevole dell’aula soltanto a quello sottoscritto da Sonia D’Aniello, Giuseppe Pedicini, Pier Alvise Pietropolli Charmet e Calogero Lo Pipero che si propone di allargare la “città festosa” a tutti i rioni e circoscrizioni, spinge l’amministrazione comunale a fissare il limite di decibel da non sforare dopo le 23.30 senza amplificazione e a chiarire che spetterà al gestore del locale il controllo sullo sforamento per non arrecare disturbo, promuove un tavolo con esercenti, presidenti di circoscrizione e tutti i portatori di interesse e ribadisce che non ci dovranno essere oneri a carico del municipio.

Bocciato invece l’emendamento presentato da Giannelli, che voleva inserire nel documento il fatto che, «al fine di controllare, far rispettare gli orari, i limiti sonori e le caratteristiche della sperimentazione», dovranno essere messe in atto tutte le azioni necessarie aumentando e integrando le forze di polizia e il personale dell’Arpa. Stessa sorte per quello della Piccin, che chiedeva di limitare alle 24 l’orario di chiusura della musica.

La deliberazione. Il testo approvato prevede che per le giornate del venerdì e del sabato di giugno – quindi ormai soltanto per tre fine settimana visto che il rinvio deciso nella precedente seduta ha fatto perdere il primo weekend – sia consentita l’estensione dell’orario per potere svolgere concerti, attività di piano-bar, musica dal vivo sino all’1 del giorno successivo.

Nel periodo di deroga (quindi dalle 23.30, termine fissato nel regolamento di igiene comunale, all’1 di notte) l’attività musicale deve essere esclusivamente non amplificata e acustica. Una soluzione che intende limitare le emissioni di rumore, anche se c’è chi ha sottolineato come anche il suono di trenta tamburi (esistono gruppi che hanno una strumentazione di questo tipo) va considerato musica acustica. Inoltre, condividendo la volontà del sindaco Claudio Pedrotti, è messo in evidenza come si debba arrivare a un patto di comunità per consentire a chi vive in centro di essere tranquillo e nello stesso tempo non mortificare la creatività di chi cerca di rendere la città più attrattiva.

Il dibattito. Ci sono volute tre ore e mezzo di discussione, con la seduta del consiglio comunale che è cominciata con un’ora di ritardo rispetto all’inizio fissato in un primo tempo per il concomitante convegno sul rilancio di Pordenone al teatro Verdi, per arrivare al voto finale.

Gli assessori Flavio Moro e Martina Toffolo hanno anche aggiornato l’assemblea sugli incontri avuti con quanti sono interessati dal provvedimenti. Venerdì scorso c’è stato un confronto del cosiddetto gruppo di contatto con i gestori dei pubblici esercizi e le associazioni di categoria, dai quali è arrivato il disco verde a una sperimentazione che da una parte serva come promozione della città e dall’altra tuteli comunque gli interessi della popolazione.

E’ anche emerso che se ci fosse un prolungamento a luglio si potrebbe pensare a individuare come serata utile per la “movida” quella del giovedì, quando ci saranno i negozi aperti. Ieri invece sono stati raccolti indicazioni e suggerimenti del comitato Aqua Nova e dei cittadini che hanno promosso una raccolta di firme. In particolare è stata ribadita la necessità, rimarcata anche da alcuni consiglieri comunali, del rispetto delle regole: per questo è stato chiesto un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine durante il periodo della sperimentazione.

La denuncia. E a proposito di inosservanza delle regole e di controlli Giannelli, nel suo intervento, ha sottolineato come ieri ci fosse un gruppo di ragazzi che giocava a calcio a petto nudo in piazza XX settembre, oltretutto realizzando le porte con pietre divelte.

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