Movimenti di denaro sospetti, nuove indagini sui conti IL VIDEO DEI TESTIMONI LE RAGAZZE CON SACHER / VIDEO
UDINE. Avrebbero potuto scappare. Di fronte ai tentativi di approccio sessuale di Mirco Sacher, le due quindicenni potevano darsela a gambe e chiedere immediatamente aiuto. E, per essere certe di non essere raggiunte, potevano anche portarsi via le chiavi rimaste sul quadro dell’auto. Come dire, insomma, che la giustificazione della legittima difesa non regge. Tanto più se, a fare acqua, è la stessa ipotesi della violenza sessuale. Perchè sullo sfondo della tragica aggressione di domenica pomeriggio potrebbe esserci qualcosa di assai diverso.
Un retroscena che le due amiche si sono ben guardate dal raccontare e che trasformerebbe il pensionato delle Ferrovie nella vittima delle loro pressanti richieste di denaro. Lui, il “nonno” dalle uova d’oro, e loro, le sue baby-ricattatrici. Ecco, è alla luce di queste considerazioni e dello scenario emerso al termine di tre giorni di indagini e delle due ore di udienza di ieri mattina, che il gip del tribunale dei minori di Trieste ha deciso per la convalida del fermo delle due ragazze e, qualificata l’ipotesi di reato in omicidio preterintenzionale non aggravato - e non, quindi, in quella di omicidio volontario alternativamente formulata dal pm -, per l’applicazione nei loro confronti della misura cautelare del collocamento in comunità per due mesi.
Non volevano uccidere. L’ordinanza, lunga 13 pagine, porta la firma del giudice Laura Raddino. In cima, i nomi delle due indagate seguiti dal capo d’imputazione. Il sostituto procuratore dei minori, Chiara De Grassi, aveva ipotizzato il concorso in omicidio volontario o in omicidio preterintenzionale, oltre che il concorso in furto o in rapina. Optando per la sola preterintenzionalità - la morte, cioè, è intesa come conseguenza di un’azione violenta - e modificandola in “non aggravata”, il gip ha escluso la volontà omicida e ridotto di molto la pena nella quale le due ragazzine potrebbero incorrere in caso di condanna: applicata la diminuente per la minore età, si va da un minimo di 2 a un massimo di 9 anni. Ulteriormente riducibile con l’eventuale applicazione delle generiche e di una possibile attenuante della provocazione. Dalla struttura protetta nella quale si trovano ristrette da lunedì, le due amiche saranno trasferite nelle due distinte comunità che il ministero designerà per ciascuna di loro. L’ordinanza prevede la possibilità di sentire telefonicamente e incontrare i genitori con la frequenza stabilita dall’Ufficio di servizio sociale per minorenni.
Reazione incomprensibile. Decisiva, ai fini della convalida del fermo, la convinzione dell’insussistenza dello stato di legittima difesa. Nel ricostruire gli ultimi minuti di vita di Sacher, il gip non esclude affatto la possibilità che la collutazione sia scaturita dalle avances dell’uomo e dalla sua insistenza nel perpetrare loro una violenza sessuale. Ma si dilunga poi anche nello spiegare come per le due minorenni sarebbe stato agevole sottrarsi alla sua presa. Sono le stesse circostanze di tempo e di luogo descritte dalle indagate a dargliene motivo: il gruppetto si trovava in un’area aperta e libera per la fuga, in pieno giorno, e in mezzo a un andirivieni di persone a piedi, di corsa e in bici. Di più: le amiche erano in due e il loro aggressore da solo e - a voler dare retta al loro racconto - con i pantaloni abbassati. «Ben più prevedibile e naturale - la conclusione del magistrato - sarebbe stata una fuga lontano dall’uomo, oltre che una richiesta d’aiuto perlomeno alla persona poco prima passata (uno dei due testimoni, ndr)».
Il movente. Posto che l’aggressione c’è stata e che a darle e a prenderle sono stati sia il pensionato, sia le due studentesse, a non convincere pm e gip è la ragione all’origine di una lite così violenta. Tre giorni di indagini, insomma, sono bastati a far traballare la versione fornita dalle due amiche - cui si riconosce l’abilità nel «concertare una comune linea difensiva di comodo» - e a spostare l’attenzione su una possibile pista economica. «Si profila come possibile ipotesi alternativa o eventualmente cumulativa - si legge nell’ordinanza - quella che la collutazione sia insorta in realtà, o comunque anche, per uno scontro relativo a richieste di denaro delle minori rimaste insoddisfatte». A sostegno della propria tesi, il gip pone innanzitutto l’evidenza dei ripetuti prelievi effettuati da Sacher negli ultimi tre mesi: 150 euro alla volta, con una frequenza tale da superare in un mese l’ammontare stesso della sua pensione di 1.300 euro, e a fronte - particolare non da poco - di una disponibilità bancaria di quasi 150 mila euro. Non meno significativo, a parere del magistrato, il fatto di essersi appropriate del suo bancomat - dimostrandosi a tal proposito «reticenti» con i carabinieri ai quali si erano spontaneamente presentate - e di averlo fatto, forse, proprio dopo averne assecondato la volontà di recarsi nel campo di via Buttrio o di avervelo indirizzato loro stesse.
Presto per la libertà. Due le esigenze cautelari individuate dal gip, considerata anche la fase di piena attività investigativa. Da un lato, per l’appunto, il pericolo d’inquinamento probatorio: rimesse in libertà, in altre parole, potrebbero «influire sulla genuinità delle future risultanze istruttorie, anche concordando con altre persone una versione unitaria e in parte inveritiera, magari proprio in relazione al coinvolgimento di altri soggetti, anche indiretto» e che il giudice ritiene «possibile, se non verosimile». L’altro rischio è quello della reiterazione del reato. Nel ritratto tracciato dal gip, le azioni delle due quindicenni sono improntate a «un’allarmante leggerezza e insensibilità per le esigenze, i beni e la persona altrui». Facile, quindi, ipotizzare che, se lasciate libere, «commettano altri gravi delitti della stessa specie». Vero pure che, alle spalle di entrambe, non vi è alcun precedente penale («verosimilmente anche - osserva il gip - per la loro giovanissima età»). L’ordinanza, tuttavia, non trascura di menzionare il procedimento per danneggiamento, percosse e lesioni del dicembre 2011 nel quale una delle due era incorsa e concluso comunque con un’archiviazione e la sua vicinanza a un rom - era il suo fidanzato - attualmente in carcere per una vicenda di estorsione.
Sacher, una figura secondaria. Dalle dichiarazioni di amici e parenti delle due ragazzine, quella di Mirco Sacher non emergerebbe mai come una figura di spicco o comunque privilegiata o particolare. Secondo quanto si apprende, dai racconti apparirebbe piuttosto come una figura secondaria. Gli uomini della Squadra Mobile di Udine, diretta da Massimiliano Ortolan, continuano a sentire coetanei delle adolescenti e parenti nel tentativo di ricostruire con precisione, attraverso testimonianze, il rapporto tra le ragazzine e l’anziano e individuare il movente dell’omicidio.
Movimenti di denaro sospetti. Gli accertamenti si stanno concentrando in queste ore sull’ aspetto economico del pensionato. Gli investigatori intendono risalire alle movimentazioni bancarie fino agli anni 2011 e 2012 per confrontarle con quelle di questi ultimi mesi, quando ci sono stati numerosi prelievi, e verificare se si è trattato di movimenti insoliti o no. Le indagini mirano anche a ricostruire le spese effettuate domenica dai tre per stabilire se sono stati trovati tutti i soldi. A fronte del prelievo da 150 euro effettuato dal pensionato domenica mattina prima di incontrare le ragazze, non sarebbero stati trovati infatti soldi nè in casa nè in auto o addosso alle ragazze. Oggi verranno conferiti alla Polizia Postale gli incarichi per svolgere la consulenza sui telefoni cellulari dei tre, sui computer e sulle pagine Facebook delle minorenni, sempre con l’obiettivo di spiegare il movente o un possibile ricatto.
Trasferite fuori regione. Le due quindicenni accusate dell’ omicidio di Mirco Sacher non sono più nella struttura protetta per i minori di Trieste. Sono state collocate in due comunità fuori regione, come disposto nell’ordinanza di ieri dal gip Laura Raddino. Le ragazze ora hanno bisogno di allontanarsi dal clamore suscitato dalla vicenda e dalle emozioni di questi giorni.
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